Federalismo. Nessuna intesa tra Governo e Regioni. Se ne riparlerà dopo il voto di fiducia del 14 dicembre

Federalismo. Nessuna intesa tra Governo e Regioni. Se ne riparlerà dopo il voto di fiducia del 14 dicembre

Federalismo. Nessuna intesa tra Governo e Regioni. Se ne riparlerà dopo il voto di fiducia del 14 dicembre
Slitta al 16 dicembre la Conferenza Unificata dedicata al decreto sul federalismo fiscale e i costi standard sanitari. Questa la decisione al termine della Conferenza delle Regioni. Il confronto bloccato dai tagli della manovra.  Errani: “Per trattare vogliamo un accordo scritto”. Nessuna deroga al federalismo fiscale per le Regioni a statuto speciale.

“Il Governo  ha dato oggi una prima risposta sui problemi che abbiamo posto sulla manovra economica” – ha sottolineato il presidente delle Regioni Vasco Errani al termine della giornata di incontri con il Governo. In proposito le indiscrezioni parlano di una possibile apertura dell’Esecutivo sui tagli al trasporto pubblico locale nel 2011. Altro non è emerso.
Per Errani si tratta comunque di “ un primo passo avanti perche si riconoscono le nostre buone ragioni. Ora si tratta di verificare concretamente quali risposte darà il Governo mettendo per scritto un accordo. Insomma vogliamo vedere il cammello e per questo abbiamo chiesto il rinvio della Conferenza Unificata, concordando con Palazzo Chigi di rinviare il tutto al 16 dicembre”.
Più positivi i commenti del presidente del Piemonte Roberto Cota che, lasciando qualche minuto prima la Conferenza, ha dichiarato che il Governo “è venuto incontro alle richieste delle Regioni e questo non può che essere positivo”.
Sulla richiesta delle Regioni a statuto speciale di prevedere una deroga all’applicazione del federalismo fiscale, si registra una dichiarazione dell’assessore siciliano all’Economia Gaetano Arnao: “avevamo chiesto che alle Regioni a statuto speciale non si applicassero le norme del federalismo fiscale lasciando che ciascuna Regione contratti con il Governo le necessarie modifiche allo statuto. La risposta di Roma è invece molto distante perché chiede di applicare comunque il decreto seppur con la forma di cautela dell’art.27”
 

09 Dicembre 2010

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