Piemonte. Stretta sulla sanità privata accreditata

Piemonte. Stretta sulla sanità privata accreditata

Piemonte. Stretta sulla sanità privata accreditata
“Siamo partiti dal budget 2014 - ha spiegato l'assessore Saitta - di fabbisogni ospedalieri che fornivano i privati, pari a 570 milioni di euro, ed abbiamo operato una contrazione, ma senza mai applicare tagli lineari". Ha firmato il 90% degli operatori del privato. 

Definiti i fabbisogni di prestazioni ospedaliere che la Regione Piemonte pagherà alle strutture sanitarie accreditate private per il prossimo triennio, tenendo conto sia della delibera sul riordino della rete ospedaliera sia di quella sulla rete di assistenza territoriale. L’assessore alla sanità, Antonio Saitta, è soddisfatto: “Si chiude con questo atto il primo intenso anno di lavoro per rimettere in ordine la sanità del Piemonte sia dal punto di vista della programmazione dell’offerta, sia dal punto di vista del controllo dei conti; oggi infatti abbiamo anche approvato la prima metà dei bilanci di previsione 2014 delle aziende sanitarie ospedaliere e la gestione sanitaria accentrata del 2013, tutti atti che portiamo a Roma all’esame del tavolo ex Massicci, come promesso”.

“Siamo partiti dal budget 2014 – ha spiegato – di fabbisogni ospedalieri che fornivano i privati, pari a 570 milioni di euro, ed abbiamo operato una contrazione, ma senza mai applicare tagli lineari. Ringrazio tutti gli operatori privati che hanno firmato, il 90% del totale, con i quali senza pregiudizi intendiamo costruire un percorso di collaborazione nell’interesse dei pazienti e di tutti i lavoratori del settore, entrando nel merito preciso delle nostre necessità, non dell’interesse per quanto legittimo degli imprenditori”.

Saitta ha ricordato come il confronto sia partito con le associazioni di categoria e sia poi stato condotto dal direttore della sanità regionale Fulvio Moirano su tavoli separati: “Ci sono ora 60 giorni in cui si formalizzano i dettagli e gli atti, chi non ha firmato oggi si trova il budget previsto da noi, senza margine di trattativa. Poi cominceranno le procedure per il disaccreditamento di chi non accetta".

“Abbiamo recuperato circa 40 milioni di euro, 20 dei quali li abbiamo già destinati a prestazioni di letti di continuità assistenziale ed assistenza domiciliare, la vera grande esigenza che abbiamo registrato”. Saitta conclude ricordando che questa programmazione dell’offerta di sanità privata accreditata ha consentito di chiudere anche numerosi ricorsi pendenti.

06 Luglio 2015

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...