L’ospedale ideale di domani? Hi-Tech e senza odori

L’ospedale ideale di domani? Hi-Tech e senza odori

L’ospedale ideale di domani? Hi-Tech e senza odori
Tecnologico, inodore e con un coinvolgimento più ampio nelle scelte di cura per migliorare la soddisfazione del paziente, secondo i primi risultati di una ricerca del Cermes Bocconi così dovrebbe essere l’ospedale del futuro.

Camere senza odori, dipinte a colori tenui e con accesso a internet per i più giovani ma, soprattutto, la possibilità per pazienti e familiari di influire sulle scelte di cura e di consultare la cartella clinica attraverso la rete. Sono questi alcuni degli accorgimenti che possono contribuire a migliorare la percezione che i pazienti hanno degli ospedali operanti nel Ssn, secondo i primi risultati di ‘L’esperienza del cittadino-paziente tra high tech e high touch’, una ricerca di Luca Buccoliero, Elena Bellio e Valentina Reboldi del Cermes Bocconi, il Centro di ricerca su marketing e servizi che ha dedicato un filone di ricerca al “value for citizen”.
I risultati. Dalle interviste a 120 pazienti degenti in tre diverse strutture ospedaliere emerge, intanto, un livello di soddisfazione mediamente elevato (4,60 in una scala da 1 a 5), anche se le soddisfazioni parziali (riferite a quelli che la ricerca considera i quattro driver fondamentali di valore nell’esperienza del paziente: la tecnologia; l’ambiente fisico e il comfort; il patient empowerment; la privacy e la dignità personale) sono un po’ più basse. Il 35,83% del campione esprime il desiderio di poter utilizzare internet per scaricare cartella clinica e referti. Oltre il 42% dei pazienti degenti desidererebbe potersi connettere a internet dalla propria stanza di degenza. Quest’area evidenzia una fortissima correlazione con l’età dell’intervistato e con altre caratteristiche quali il grado d’istruzione. Oltre la metà dei pazienti gradirebbe l’assenza di odori in un ambiente ospedaliero mentre, per quanto riguarda i colori, il 64,17% gradirebbe colori tenui nella propria stanza (solo i pazienti più giovani auspicano colori più vivaci). La proposta di poter avere un sottofondo musicale in un ambiente ospedaliero non è molto apprezzata. Oltre il 45% dei pazienti preferisce l’assenza di tale sottofondo, se non, eventualmente, nelle sale d’attesa. Il driver più rilevante per la soddisfazione si rivela quello relativo all’empowerment del paziente (coinvolgimento del paziente e dei familiari nelle scelte riguardanti il percorso di cura, disponibilità del personale ad ascoltare e comunicare con il paziente, possibilità di riconoscere agevolmente il professionista e percezione di interagire con team di medici ed infermieri “stabili ed affiatati”). Il secondo driver di valore in ordine di rilevanza è quello della privacy e della dignità personale (riconducibile al rispetto umano e alla tutela della dignità della persona). Solo al terzo posto si posiziona la rilevanza dell’ambiente fisico e del comfort. L’esperienza tecnologica si rivela determinante ai fini del livello di soddisfazione complessiva solo per i pazienti più giovani, ma non per l’insieme del campione, che rispecchia l’età della popolazione attualmente degente in ospedale.

22 Marzo 2011

© Riproduzione riservata

Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali
Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali

Dalle Asl, che mostrano un significativo recupero soprattutto negli screening oncologici e nei servizi territoriali, alle Aziende ospedaliere, dove invece permangono criticità importanti sui tempi di attesa e nei Pronto...

Italia da record per longevità, ma l’assistenza agli anziani è in affanno
Italia da record per longevità, ma l’assistenza agli anziani è in affanno

Con un’aspettativa di vita alla nascita di 83,5 anni, l’Italia si conferma tra i Paesi più longevi al mondo, superando di ben 2,4 anni la media Ocse (81,1). Un primato...

Alzheimer. Iss: “Forte squilibrio Nord-Sud nell’accesso ai servizi sulle demenze”
Alzheimer. Iss: “Forte squilibrio Nord-Sud nell’accesso ai servizi sulle demenze”

In Italia c’è un forte squilibrio nella distribuzione di Rsa e Centri Diurni, presidi fondamentali per l’assistenza alle persone con demenza, con il Sud che ha un quarto delle strutture...

Europa. Metà delle diagnosi di Hiv è in ritardo: allarme per l’obiettivo 2030
Europa. Metà delle diagnosi di Hiv è in ritardo: allarme per l’obiettivo 2030

L’Europa sta fallendo nella diagnosi precoce dell’Hiv, con oltre la metà delle persone che scopre di aver contratto il virus solo quando la malattia è già in fase avanzata. È...