Stabilità. L’allarme dei presidenti di Commissione De Biasi e Marazziti: “111 miliardi per la sanità sono pochi”

Stabilità. L’allarme dei presidenti di Commissione De Biasi e Marazziti: “111 miliardi per la sanità sono pochi”

Stabilità. L’allarme dei presidenti di Commissione De Biasi e Marazziti: “111 miliardi per la sanità sono pochi”
“Condividiamo le preoccupazioni delle Regioni e del Ministro. Dobbiamo fare in modo che sia chiaro nei fatti, e per i cittadini italiani, che ogni euro risparmiato nella sanità con una spending review intelligente, venga reinvestito in sanità”. I due presidenti dell'Igiene e Sanità e Affari Sociali intervengono insieme alla vigilia dell'esame in Cdm della legge di stabilità

“Grande preoccupazione per la sanità nella legge di stabilità, per la sostenibilità del Sistema sanitario nazionale e per l'applicazione dei nuovi Lea”, viene espressa dai Presidente della Commissione Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, e dal Presidente della Commissione Affari sociali della Camera, Mario Marazziti.
 
“Comprendiamo i problemi del Paese – aggiungono i due parlamentari – ma la salute è un grande valore e va tutelato fino in fondo. Ci chiediamo se le risorse che il Governo intende stanziare siano effettivamente sufficienti per i nuovi Lea, il nuovo nomenclatore, i precari della sanità”.
 
Inoltre, proseguono De Biasi e Marazziti, “ci sono grandi questioni come la responsabilità in campo medico e sanitario e il riconoscimento delle professioni sanitarie: due passaggi urgenti per l'ammodernamento e il buon funzionamento della Sanità italiana. Condividiamo le preoccupazioni delle Regioni e del Ministro. Dobbiamo fare in modo che sia chiaro nei fatti, e per i cittadini italiani, che ogni euro risparmiato nella sanità con una spending review intelligente, venga reinvestito in sanità, guardando al futuro e alla necessità di una maggiore integrazione tra servizi sociali e sanitari”.
 
“Ci auguriamo – concludono i due presidenti – che il Fondo sanitario nazionale possa essere ulteriormente incrementato, con uno sforzo finale, rispetto ai 111 miliardi previsti”. 

14 Ottobre 2015

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