FVG. Siglato l’accordo regionale per la mobilità del personale

FVG. Siglato l’accordo regionale per la mobilità del personale

FVG. Siglato l’accordo regionale per la mobilità del personale
“È la prima volta che in questa regione si firma un accordo con regole certe e trasparenti”, ha dichiarato Alessandro Baldassi della Fp Cgil regionale. L'accordo mira a tutelare i lavoratori con figli minori, parenti da assistere o difficoltà familiari. Siglato un secondo accordo sulle risorse da stanziare per incentivare i processi di mobilità attuati nel corso di quest’anno.

La Regione Friuli Venezia Giulia e le organizzazioni Sindacali hanno siglato ieri pomeriggio a Udine l'Accordo sulla mobilità obbligatoria del personale del Comparto. Si è così concluso il percorso della definizione delle regole per la mobilità del personale, propedeutica alla riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale (SSR) secondo la legge regionale di Riforma (17/2014).

“È la prima volta che in questa regione si firma un accordo con regole certe e trasparenti sulla mobilità del personale, in un comparto in cui operano 20.000 dipendenti”, ha commentato Alessandro Baldassi, responsabile sanità della Funzione pubblica Cgil del Fvg. “Le aziende sanitarie e ospedaliere – ha spiegato– saranno tenute ad applicare, in materia di mobilità del personale, criteri che danno applicazione ai principi della riforma e che sono tesi a tutelare i lavoratori con figli minori, parenti da assistere o difficoltà specifiche nella gestione dei carichi familiari. Il tutto con graduatorie pubbliche e dando precedenza alla mobilità volontaria”.

A completare l’intesa un secondo accordo sulle risorse da stanziare per incentivare i processi di mobilità attuati nel corso di quest’anno, in modo da ridurre almeno in parte i disagi della mobilità obbligatoria dall’attuale sede di servizio alla nuova sede. “Attraverso tali fondi – ha detto Baldassi – sarà riconosciuta un’indennità proporzionale alla maggiore distanza della nuova sede di lavoro”.

Se da un lato la Fp-Cgil esprime soddisfazione per la duplice intesa, “che tutela i veri protagonisti della riforma, cioè i lavoratori”, dall’altro continua a incalzare la Giunta sul versante assunzioni. “L’accordo sulla mobilità – ha spiegato Baldassi –  non può bastare rispetto alla fatica ed ai sacrifici di chi manda avanti la sanità regionale. Chiediamo assunzioni da subito per coprire gli enormi vuoti di organico, con 800 posti persi negli ultimi cinque anni, e il rinnovo del contratto di lavoro, fermo dal 2009”.
 

27 Ottobre 2015

© Riproduzione riservata

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....

Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale
Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale

La Conferenza delle Regioni ha approvato la proposta che riguarda il riparto della “quota premiale” relativa al 2025 del Fondo Sanitario Nazionale e introduce per la prima volta i criteri...