Nuovo ospedale del Trentino. I chiarimenti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari

Nuovo ospedale del Trentino. I chiarimenti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari

Nuovo ospedale del Trentino. I chiarimenti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari
Una nota del Apss interviene sulle notizie pubblicate dalla stampa locale in merito alla nuova collocazione dell’ospedale. “Nulla di deciso. Il trasferimento è un’ipotesi valida, ma è una delle ipotesi al vaglio, non certo la sola”.

Nulla è deciso sul Nuovo Ospedale del Trentino. Con una nota a firma di Eugenio Gabardi, in rappresentanza del Collegio per il Governo clinico dell’Azienda provinciale per i servizi sanitaria, la PA di Trento smentisce quanto riportato da un giornale locale, che riferendo di alcune dichiarazioni dell’ing. Raffaele De Col, dirigente generale del Dipartimento infrastrutture e mobilità della Provincia autonoma di Trento, annunciava una nuova collocazione per l’ospedale.

“Nell’articolo – spiega la nota di Gabardi – si dà conto di quanto comunicato dall’ing. Raffaele De Col – dirigente generale del Dipartimento infrastrutture e mobilità della Provincia autonoma di Trento – per fare il punto della situazione relativamente al progetto di realizzazione del Nuovo ospedale del Trentino in una riunione, tenutasi lo scorso 4 novembre alla presenza dell’assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni, del Collegio per il governo clinico – organismo dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari con compiti di supporto al consiglio di direzione e composto dai responsabili delle articolazioni organizzative, dai responsabili dei dipartimenti e da rappresentanti dell’assistenza territoriale”.

“In primo luogo – precisa l’Apss – è da evidenziare come all’ing. De Col sia stato chiesto di fare chiarezza rispetto al dibattito riportato dagli organi di informazione circa una nuova ipotesi di collocazione del Nuovo ospedale del Trentino – nell’area di Mattarello in origine destinata ad ospitare le nuove caserme – rispetto alla sede di via Mas al Desert precedentemente individuata per la realizzazione della struttura.L’intervento dell’ing. De Col non ha certo avuto il significato di illustrare una decisione già assunta, ma è servito unicamente a mettere al corrente la componente professionale dell’APSS circa le prospettive di un’opera tanto attesa, mettendo a confronto la soluzione precedentemente individuata (collocazione in via Mas al Desert) con una nuova ipotesi di realizzare l’opera nell’area ove erano previste le caserme e che si è resa ora disponibile. Nella presentazione sono stati messi a confronto le caratteristiche urbanistiche e viabilistiche delle due diverse soluzioni, senza in alcun modo prefigurare una scelta già avvenuta, che è demandata al confronto tra le Amministrazioni Provinciale e Comunale”.

“Particolarmente apprezzata – prosegue la nota di chiarimento – è stata la disponibilità di confronto sul dibattito che orami da mesi sta interessando la realizzazione fisica del nuovo ospedale provinciale e che si interseca con la necessità d'immaginare e delineare le esigenze future a cui il Sistema sanitario provinciale dovrà saper dare risposta, in particolare per quanto concerne la rete ospedaliera e la sua evoluzione. L'ipotesi Mattarello è stata presentata in questa prospettiva e sono state illustrate le motivazioni per cui la PAT la considera valida. È stato specificato che è in corso il confronto con il comune di Trento come una delle ipotesi al vaglio, non certo la sola. L'assessore Zeni e l'ing. De Col hanno infatti chiesto ai componenti del collegio la disponibilità ad un confronto duraturo sul miglior modello di ospedale funzionale alle esigenze del Trentino delle prossime generazioni”.

“La presentazione – conclude la nota – ha suscitato grande interesse, in particolare da parte dei direttori dei Dipartimenti ospedalieri maggiormente interessati, per le indubbie opportunità offerte dalla ipotesi di collocazione dell’opera a Mattarello. I professionisti presenti hanno inoltre apprezzato l'impostazione partecipativa e il coinvolgimento su un tema così strategico, auspicando di poter proseguire in questa direzione che veda un maggiore coinvolgimento della componente professionale dell’azienda sanitaria nella fase progettuale.A questo proposito sorprende e dispiace che a mezzo stampa siano state riportate vaghe e infondate impressioni di senso contrario”.

13 Novembre 2015

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