FVG. Ospedale di Sacile, inaugurati Struttura polifunzionale e Punto di primo intervento

FVG. Ospedale di Sacile, inaugurati Struttura polifunzionale e Punto di primo intervento

FVG. Ospedale di Sacile, inaugurati Struttura polifunzionale e Punto di primo intervento
Per la Regione si tratta di un “modello che può essere replicato per rifondare un'assistenza basata sui principi di sussidiarietà, sicurezza e eccellenza delle prestazioni erogate, sviluppando sempre più l'integrazione e la collaborazione tra le diverse figure professionali”.

Inaugurati la Struttura Intermedia Polifunzionale (SIP) e l'attività del Punto di Primo Intervento (PPI) dell'ospedale di Sacile. “Si tratta di una doppia inaugurazione che, alla luce dell'attuazione della riforma sanitaria regionale, rappresenta un modello organizzativo da replicare sul territorio”, afferma la Regione in una nota che descrive i nuovi servizi.

La Struttura Intermedia Polifunzionale “è incardinata nella rete delle strutture intermedie ed è il punto di arrivo della riconversione della medicina per acuti in struttura polifunzionale di tipo residenziale”, che ospita quei pazienti che presentano quadri clinici con caratteristiche intermedie tra la necessità di ricovero in un ospedale per acuti e ciò che può essere fatto da un sistema di cure domiciliari. E' gestita da internisti ospedalieri, da medici di continuità assistenziale, da infermieri e da fisioterapisti. Si occupa della presa in carico delle persone fragili in maniera integrata ed in continuità tra ospedale e territorio.

Il Punto di Primo Intervento garantisce la sicurezza delle cure d'urgenza, appoggiandosi all'Hub dell'ospedale di Pordenone per i casi che per complessità e gravità richiedono un Pronto Soccorso supportato dai diversi reparti specialistici.

La nota della Regione rilancia anche le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Sacile Roberto Ceraolo nel corso dell’inaugurazione. Per il primo cittadino, “se l'ospedale di Sacile fosse rimasto quello di vent'anni anni fa, oggi avremmo un ospedale vuoto".

Per la Regione Friuli Venezia Giulia “si tratta di un punto di partenza che fa da modello che può essere replicato per rifondare un'assistenza basata sui principi di sussidiarietà, sicurezza e eccellenza delle prestazioni erogate, sviluppando sempre più l'integrazione e la collaborazione tra le diverse figure professionali”.

03 Maggio 2016

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