Integratore enzimatico “mangia-glutine” potrebbe aiutare i soggetti sensibili

Integratore enzimatico “mangia-glutine” potrebbe aiutare i soggetti sensibili

Integratore enzimatico “mangia-glutine” potrebbe aiutare i soggetti sensibili
Grazie a un enzima, presto i soggetti sensibili al glutine potrebbero permettersi di mangiare al ristorante più tranquillamente e senza rischiare gli sgradevoli sintomi gastrointestinali a seguito dell’ingestione accidentale della proteina.

(Reuters Health) – E se a ridurre la tossicità del glutine per chi soffre di sensibilità fosse un enzima che viene assunto come integratore alimentare prima dei pasti? Si chiama prolil endoproteasi la molecola “mangia-glutine”: per ora gli studi sono in una fase molto preliminare, ma alcuni ricercatori svedesi sostengono che l’enzima, derivato da aspergillus niger (AN-PEP), sia in grado di scomporre piccole quantità di glutine nell’apparato digerente, fungendo da possibile protezione per i pazienti sensibili alla molecola, contro i sintomi gastrointestinali che emergono dopo un’involontaria esposizione alla sostanza. Forse non si tratterà di una bacchetta magica che permetterà ai pazienti di reintegrare nella propria alimentazione pasta e pane, ma un possibile valido aiuto per andare a cena fuori con più serenità e scongiurare eventuali sintomi fastidiosi da contaminazione crociata con altri cibi, sì.

L’AN-PEP “potrebbe permettere ai pazienti sensibili al glutine di sentirsi più sicuri quando vanno al ristorante con gli amici e non possono avere la certezza che un alimento sia totalmente privo di glutine. Oppure, per mettersi al riparo da quei prodotti acquistati nei supermercati non etichettati come gluten-free, che potrebbero contenere tracce di glutine”, ha affermato la ricercatrice principale Julia Konig della School of Medical Sciences dell’Università di Orebro, in occasione della Settimana delle malattie dell’apparato digerente. “Poiché anche piccoli quantitativi di glutine possono avere effetti sui pazienti sensibili allo stesso, tale integratore potrebbe rivestire un ruolo importante contro il glutine residuo spesso causa di sintomi sgradevoli”, ha spiegato. Un precedente studio ha dimostrato che l’AN-PEP riusciva a scomporre il glutine se infuso intragastricamente in un pasto liquido tramite un sondino. “Il nostro studio è il primo a testare la capacità dell’enzima di scomporre il glutine in un contesto più normale di pasto fisiologico nei soggetti sensibili al glutine”, spiega l'esperta.

Lo studio
In uno studio cross-over controllato con placebo e randomizzato, 18 pazienti sensibili al glutine hanno ingerito porridge contenente circa 0,5 g di glutine sotto forma di due biscotti al grano sbriciolati e di una compressa contenente una dose scarsa o elevata di AN-PEP o placebo. Nel giro di tre ore, l’enzima ha significativamente ridotto le concentrazioni di glutine nello stomaco e nel duodeno rispetto al placebo sia a dosi elevate che basse. Nello stomaco, i livelli di glutine sia nel gruppo con dosi elevate che in quello con dosi esigue erano l’85% inferiori rispetto al gruppo trattato con placebo. Nel duodeno, tali livelli risultavano ridotti dell’81% nel gruppo con la dose elevata e dell’87% in quello con la dose bassa versus placebo. “Non stiamo dicendo che l’AN-PEP fornirà alle persone sensibili al glutine la possibilità di uscire e ingerire grandi quantitativi di glutine come un intero piatto di pasta o una pizza”, sottolinea l'esperta. Inoltre, il team di ricerca non ha testato l’enzima in pazienti celiaci, poiché anche piccoli quantitativi di glutine possono provocare danni a lungo termine in questi soggetti. L’AN-PEP è attualmente disponibile negli Stati Uniti come integratore sviluppato da DSM, una multinazionale tedesca che ha fornito l’enzima per lo studio ma non ha offerto alcun altro supporto.

Fonte:Digestive Disease Week 2017

Megan Brooks

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

Megan Brooks

20 Maggio 2017

© Riproduzione riservata

Farmaceutica. Dal potenziamento delle farmacie territoriali alla revisione del payback. Il Testo unico pronto a sbarcare in Parlamento
Farmaceutica. Dal potenziamento delle farmacie territoriali alla revisione del payback. Il Testo unico pronto a sbarcare in Parlamento

Dopo il via libera in settembre da parte del Consiglio dei Ministri è pronto (dopo l’ok della Ragioneria) allo sbarco in Parlamento e per il parere della Conferenza Unificata il...

Tumore al seno avanzato: da AIFA rimborsabilità per capivasertib
Tumore al seno avanzato: da AIFA rimborsabilità per capivasertib

Novità per quanto riguarda la terapia del tumore al seno avanzato. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di capivasertib, una nuova terapia ormonale mirata. La molecola è...

Nuova formulazione per Rybelsus, attenzione alle dosi. L’avviso di Aifa avvisa
Nuova formulazione per Rybelsus, attenzione alle dosi. L’avviso di Aifa avvisa

L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), in accordo con l’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema), ha diffuso una nota informativa importante riguardante il farmaco Rybelsus (semaglutide orale), usato per il diabete di...

Farmaci. Nisticò (Aifa): “Nuove classi di rischio per rimborsare le terapie anti-obesità anche ai non diabetici”. Verso clausola di salvaguardia sui prezzi
Farmaci. Nisticò (Aifa): “Nuove classi di rischio per rimborsare le terapie anti-obesità anche ai non diabetici”. Verso clausola di salvaguardia sui prezzi

Il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Robert Nisticò, fa il punto sullo stato della spesa farmaceutica, sulle prospettive di un nuovo meccanismo di rinegoziazione automatica dei prezzi e sull’eventuale...