Canicattì (AG). Manca il personale: chiude il reparto di Chirurgia. Si tratta per una riapertura tempestiva

Canicattì (AG). Manca il personale: chiude il reparto di Chirurgia. Si tratta per una riapertura tempestiva

Canicattì (AG). Manca il personale: chiude il reparto di Chirurgia. Si tratta per una riapertura tempestiva
Da agosto il reparto era in una situazione di emergenza, senza primario, con solo tre medici e pochi infermieri. Nei giorni scorsi, l’intoppo: la malattia per l’unico chirurgo rimasto e la decisione della direzione sanitaria della Asp di Agrigento di sospendere Lea attività del reparto. Regione e Asp ora sono al lavoro per riaprire il reparto già in giornata.

Potrebbe essere avviata verso la soluzione la vicenda del reparto di Chirurgia dell'ospedale Barone Lombardo di Canicattì (Agrigento), chiuso dall'Azienda sanitaria provinciale nei giorni scorsi per mancanza di personale, assente per permesso o malattia.
Secondo quanto anticipato dall’AdnKronos, infatti, la presidente della IV commissione dell'Ars Giusy Savarino, l’assessore alla Sanità Ruggero Razza e il commissario dell’Asp di Agrigento Gervasio Venuti avrebbero individuando 5 chirurghi in incentivazione che potrebbero consentire la riapertura del reparto anche in giornata.

La vicenda, nei giorni scorsi aveva destato la preoccupazione dei cittadini e dei rappresentanti delle professioni sanitarie.
“Siamo seriamente preoccupati per la criticità venutasi a creare presso il reparto di chirurgia del P.O. di Canicatti con la sospensione dei ricoveri e il blocco degli interventi di elezione come da nota protocollo 7894 del 12/01/2018”, aveva affermato la segreteria territoriale del Nursind di Agrigento, tra i primi a denunciare la vicenda. “Tale chiusura, anche se temporanea nelle sue intenzioni, andrà a creare notevoli disagi”.

“Tutto è iniziato ad agosto”, ha ricostruito in una nota la segreteria territoriale di Agrigento/Caltanissetta della Fsi-Usae. “Il reparto, infatti, versava in una situazione di emergenza: senza primario, con solo tre medici e pochi infermieri non riusciva a garantire interventi di routine durante la settimana”, ha aggiunto. “Canicattì è una città di 40 mila abitanti e con un vasto hinterland i cui comuni appartengono al medesimo distretto sanitario e l’Asp di Agrigento non si è preoccupata di risolvere l’emergenza, non provvedendo all’assunzione di personale di ruolo come aveva promesso”.

Nei giorni scorsi l’intoppo: il congedo di malattia per l’unico chirurgo rimasto e la decisione della direzione sanitaria della Asp di Agrigento di sospendere Lea attività del reparto.
 

18 Gennaio 2018

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