Livorno. Senegalese muore in ospedale e la Asl lo fa seppellire. Insorge la Comunità senegalese: “Nessuno ci ha avvisati”. Ma la Asl si difende

Livorno. Senegalese muore in ospedale e la Asl lo fa seppellire. Insorge la Comunità senegalese: “Nessuno ci ha avvisati”. Ma la Asl si difende

Livorno. Senegalese muore in ospedale e la Asl lo fa seppellire. Insorge la Comunità senegalese: “Nessuno ci ha avvisati”. Ma la Asl si difende
“Abbiamo chiamato i numeri segnalati dal paziente in cartelle clinica, che sono gli unici autorizzati ad essere informati sulla sua situazione clinica. Ma dai due cellulari non è arrivata risposta”, spiega la Asl. La salma è rimasta alla morgue per “le 48 ore indicate ndicate per la presentazione dei familiari”, poi il trasferimento al cimitero comunale.

La comunità senegalese di Livorno protesta contro la decisione della Ausl Toscana Nord Ovest di far seppellire nel cimitero comunale un connazionale morto in ospedale il 15 gennaio scorso. Secondo la comunità senegalese la Asl non si sarebbe infatti preoccupata di contattare la famiglia del defunto e ora chiede la riesumazione allo scopo di seppellire l’uomo in Senegal, con rito musulmano. La Asl si difende spiegando di avere tentato di rintracciare i famigliari, ma senza successo. E di avere quindi seguito le procedure.

In particolare, in una nota in cui esprime le proprie condoglianze alla comunità senegalese per la perdita del loro membro, avvenuta martedì scorso 15 gennaio all’ospedale di Livorno, l’Azienda Usl Toscana nord ovest spiega: “L’uomo è stato ricoverato per circa 5 mesi nel reparto di Malattie Infettive dove ha ricevuto tutte le cure necessarie alla gestione di una patologia con prognosi infausta e in fase avanzata che, alla fine, ha avuto il sopravvento. Come previsto dalle procedure in questi casi, il personale del reparto ha chiamato, come si potrà evidenziare a seguito di riscontri tecnici, i numeri segnalati dal paziente in cartelle clinica che sono gli unici autorizzati ad essere informati sulla sua situazione clinica. Dai due cellulari indicati dal paziente non è però arrivata alcuna risposta nonostante sia stato lasciato anche un messaggio nella segreteria telefonica”.

La salma, dunque, “come avviene in caso di decessi ospedalieri”, è stata successivamente trasferita alla morgue. “Qui vi è rimasta per le 48 ore indicate per la presentazione dei familiari”, spiega la Ausl. “Trascorso senza esito questo tempo è stato successivamente contattato il servizio di polizia mortuaria per il trasferimento al cimitero comunale”.

24 Gennaio 2019

© Riproduzione riservata

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....

Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale
Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale

La Conferenza delle Regioni ha approvato la proposta che riguarda il riparto della “quota premiale” relativa al 2025 del Fondo Sanitario Nazionale e introduce per la prima volta i criteri...