Omceo Bari: 23mila le morti premature attribuibili ogni anno a emissioni da carbone in Europa

Omceo Bari: 23mila le morti premature attribuibili ogni anno a emissioni da carbone in Europa

Omceo Bari: 23mila le morti premature attribuibili ogni anno a emissioni da carbone in Europa
"Promuovere un’economia capace di conciliare la produzione di ricchezza con la sostenibilità vuol dire anche tutelare la salute dei cittadini europei. Noi medici sosterremo la sfida che Emiliano ha lanciato all’interno del Comitato europeo delle Regioni”, ha affermato Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari.

"Promuovere un’economia capace di conciliare la produzione di ricchezza con la sostenibilità vuol dire anche tutelare efficacemente la salute dei cittadini europei. Noi medici sosterremo la sfida che Emiliano ha lanciato all’interno del Comitato europeo delle Regioni”, commenta così Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari, l'approvazione da parte della Commissione Ambiente del CdR del parere del governatore pugliese Michele Emiliano sulla visione strategica dell'Unione europea per un'economia senza impatto sul clima.
 
A partire dall’Ilva, serve un piano di decarbonizzazione, per combattere l’inquinamento dell’aria – continua Anelli -. “Secondo la Health and Environment Alliance di Bruxelles, sono circa 23.000 le morti premature attribuibili ogni anno a emissioni da carbone in Europa, oltre a 12.000 casi di bronchite cronica e 20.000 ricoveri ospedalieri, con costi totali diretti e indiretti stimabili in 43 miliardi di euro nei 27 Paesi dell’Unione".
 
"I limiti di PM10 e PM2.5 considerati dall'Oms sicuri per tutelare adeguatamente la salute della popolazione – prosegue la nota – sono la metà di quelli previsti dall'attuale normativa. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro IARC ha incluso l’inquinamento atmosferico e il particolato fra le sostanze cancerogene certe per l’uomo".
 
L’esposizione all’inquinamento atmosferico è ormai ufficialmente associata a infertilità, patologie dei neonati e dei bambini, diabete di tipo 2, infiammazione sistemica, obesità, invecchiamento precoce, Alzheimer e forme di demenza” – spiega Anelli -. “Tra i determinanti della salute c’è il contesto ambientale in cui viviamo. Per questo serve un deciso orientamento della politica verso uno sviluppo eco-sostenibile, che nel lungo periodo consente di far crescere il benessere della popolazione ma anche di abbattere i costi sanitari. Anche per questo il superamento dell'utilizzo dei combustibili fossili e, in primis del carbone, deve essere obiettivo fondamentale per la tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro.”
 
"Verso questo obiettivo si sta muovendo il Gruppo di lavoro Fnomceo (Federazione nazionale Ordini dei medici) – conclude la nota – su 'Professione, Ambiente e Salute, Sviluppo', coordinato da Emanuele Vinci, anche attraverso l’attuazione del progetto RIMSA – Rete Italiana Medici Sentinella per l’Ambiente, che ha il patrocinio dell’OMS Europa". 

05 Aprile 2019

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