Fvg verso cure materno neonatali sempre più all’avanguardia

Fvg verso cure materno neonatali sempre più all’avanguardia

Fvg verso cure materno neonatali sempre più all’avanguardia
Presentato a Udine il progetto regionale “IMAgiNE” per l’implementazione degli standard dell’Organizzazione mondiale della sanità per il miglioramento della qualità delle cure materno-neonatali al quale parteciperanno i nove punti nascita della regione

Aumentare la conoscenza e l’implementazione degli Standard Oms per il miglioramento della qualità delle cure materno neonatali e, di conseguenza, la qualità delle cure erogate a livello ospedaliero nell’assistenza al parto e immediato post-parto.
 
Questo l’obiettivo del progetto “IMAgiNE” presentato oggi al Palazzo della Regione di Udine dai responsabili del Centro Collaboratore Oms e dall’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo”, promotori e coordinatori del progetto, mira a coinvolgere circa 10mila partorienti e 900 operatori dei nove punti nascita regionali. Il progetto indagherà la qualità delle cure erogate durante la gravidanza, il travaglio, il parto e il puerperio sia nella percezione da parte dell’utenza (le donne e le loro famiglie) sia da parte degli operatori sanitari che lavorano all’interno delle strutture ospedaliere.
 
“Il coinvolgimento del Friuli Venezia Giulia in questo progetto – ha affermato il vicepresidente con delega alla Salute, Riccardo Riccardi – dimostra la volontà di mettere a confronto i nostri standard qualitativi con quelli internazionali con l’obiettivo di mirare a un costate miglioramento delle prestazioni erogate. E questo è ancora più cruciale in un ambito, quello della neonatalità, dove si verifica il contemporaneo coinvolgimento dei una mamma con i suoi percorsi di salute, del nascituro e della famiglia che lo accoglierà”.
 
I diversi aspetti del progetto sono stati illustrati ai responsabili dei nove punti nascita regionali da Giorgia Argentini, del Centro collaboratore Oms del Burlo: “Si tratta di un progetto – ha spiegato – basato sugli Standards di qualità delle cure Materno Infantili dell’Oms (2016) e in linea con gli obiettivi primari di “Health 2020”, il documento strategico che disegna la direzione di politica sanitaria per i 53 Stati membri della regione europea dell’Oms. Lo studio è estremamente innovativo, essendo anche gli Standard Oms di recente pubblicazione. Uno degli obiettivi è sviluppare un’esperienza regionale che, in un secondo momento, potrà essere traslata anche in altre realtà ospedaliere a livello nazionale o internazionale, in contesti simili al nostro”.
 
 
In linea con la visione dell’Oms, lo studio, infatti, esplorerà lo stato dell’arte della qualità delle cure materno infantili in Fvg e intende favorire il miglioramento in tutti i domini fondamentali della qualità delle cure stesse, raggruppati in tre aree complementari: “l’erogazione delle cure” (che include tutti gli assetti tecnici legati alle evidenze scientifiche), “l’esperienza delle cure” (tra cui ad esempio la comunicazione efficace e la privacy) e la “qualità delle strutture fisiche e delle risorse umane”.
 
“La visione dell’Oms – ha chiarito Marzia Lazzerini, responsabile del Centro collaboratore Oms del Burlo – pone un forte accento sulla centralità delle mamme e dei neonati e il rispetto dei loro diritti. Nello specifico, molti degli Standard Oms si ispirano alla Respectful Maternity Care Charter (carta delle Cure Materne Rispettose) che è stata sviluppata nel 2011 sulla base anche della Carta Universale dei Diritti Umani, al fine di fornire una guida chiara relativa ai diritti delle donne nel parto e immediato post-parto. Una migliore conoscenza degli Standard Oms e della carta delle Cure Materne Rispettose da parte degli operatori sanitari e della popolazione potrebbe favorire l’implementazione dei contenuti e quindi un effettivo miglioramento della qualità delle cure”.
 
Con questo studio, il sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia si porrà ancora una volta all’avanguardia continuando a svolgere la riconosciuta funzione di punto di riferimento nazionale e per i Paesi confinanti nel campo delle cure materno-neonatali.

08 Novembre 2019

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