“La prescrizione del movimento come farmaco”. Il convegno di Federsanità Anci Piemonte, Università di Scienze Motorie e Anci Piemonte

“La prescrizione del movimento come farmaco”. Il convegno di Federsanità Anci Piemonte, Università di Scienze Motorie e Anci Piemonte

“La prescrizione del movimento come farmaco”. Il convegno di Federsanità Anci Piemonte, Università di Scienze Motorie e Anci Piemonte
Appuntamento il 10 dicembre a Orbassano per una riflessione sul ruolo dei laureati in Scienze Motorie. L'obiettivo è anche  capire se possano essere professionalmente impiegati nel Ssn alla luce degli studi scientifici che dimostrano come sia possibile utilizzare l’attività fisica come “farmaco a costo zero”, indirizzato verso la prevenzione di malattie croniche e cronico degenerative. IL PROGRAMMA

Una giornata di incontro per capire e far capire se i Laureati in Scienze Motorie, che si interessano non solo di palestre o di atleti, ma molto più modernamente di attività fisiche adattate alle esigenze dei vari componenti la popolazione, possano essere professionalmente impiegati nel Servizio Sanitario Nazionale. L’appuntamento è il 10 dicembre a Orbassano, con il convegno organizzato da Federsanità Anci Piemonte con l’università di Scienze Motorie, Anci Piemonte con il sostengo dell’Ufficio scolastico provinciale.

Si tratta di una riflessione sull’opportunità, oggi codificata da numerosi studi scientifici e posta all’attenzione internazionale da organismi quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità, di utilizzare l’attività fisica come “farmaco a costo zer”o indirizzato verso la prevenzione di malattie croniche e cronico degenerative pare essere consolidata. “Ancora di maggiore interesse possono essere i risultati, ormai numerosi, che dimostrano come una semplice attività fisica possa giocare un ruolo fondamentale nell’aumentare, in una popolazione già caratterizzata da una età media di morte molto elevata, il numero di anni vissuti in salute”, spiega Federsanità Anci nella nota che annuncia l’evento.

Gli elementi sopra elencati, per Federsanità Anci, “identificano una strada utile non solo per migliorare la qualità della vita delle popolazioni ma qualora venissero applicate diffuse tecniche nell’uso dell’attività motoria a scopo preventivo si realizzerebbe una conseguente liberazione di ingenti risorse economiche dalla sempre più complessa situazione dei bilanci della Sanità Pubblica”.

In ultimo le attività fisiche, attivamente intese, sarebbero un utile elemento per rendere ognuno di noi consapevole di poter essere un importante attore per la propria salute.

05 Dicembre 2019

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...