Manovra: le Regioni confermano parere negativo

Manovra: le Regioni confermano parere negativo

Manovra: le Regioni confermano parere negativo
Le Regioni esprimeranno all'unanimità parere negativo sulla manovra oggi pomeriggio in Conferenza Unificata. Così ha deciso la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che si è riunita questa mattina, così come ha specificato il presidente Vasco Errani. Regioni pronte a confronto anche con i sindacati medici.

“Abbiamo discusso e confermiamo il parere negativo alla manovra da parte delle Regioni – ha spiegato il presidente della Conferenza Vasco Errani – perché la manovra è insostenibile per i tagli pesanti che ci sono sui servizi, sulle imprese e che avranno conseguenze molto negative. Dunque, oltre al parere negativo confermiamo la richiesta di un tavolo con il governo con l'obiettivo di cambiare i pesi qualitativi e quantitativi della manovra per quanto riguarda le Regioni”. “Il presidente del Consiglio, nell' incontro del 9 luglio scorso – ha proseguito Errani – si disse pienamente d'accordo ad istituire una commissione straordinaria sui costi di finanziamento di tutte le pubbliche amministrazioni e per questo, subito dopo, gli scrissi, ma non abbiamo avuto risposta”. Ma le Regioni non mollano ed il presidente ha annunciato di aver  “scritto una nuova lettera per sollecitare l'istituzione di questa commissione”. La Conferenza, inoltre, ha accolto la richiesta delle le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e amministrativa del Servizio sanitario nazionale per un incontro al fine di analizzare i contenuti della manovra. “Siamo pronti al confronto con i sindacati dei medici – ha detto Errani – e abbiamo già dato la disponibilità per un incontro da programmare nella prossima settimana. Sono molti gli aspetti che suscitano preoccupazione per il futuro del servizio sanitario nazionale. In particolare, è forte la preoccupazione per il blocco del turn over che, se applicato in sanità, potrebbe dar luogo a gravi disfunzioni e possibili disservizi. Su questo tema – ha concluso Errani – abbiamo chiesto anche nel corso dell'incontro con il presidente del Consiglio una risposta chiara e definitiva da parte del Governo”.
Intanto il Consiglio dei ministri ha dato il primo via libera al decreto attuativo del federalismo fiscale riguardante i fabbisogni standard di Comuni e Province. Il testo ora passerà all'esame della Conferenza Stato-Regioni e della commissione bicamerale per il federalismo fiscale per poi tornare dopo l'estate in Cdm per il via libera definitivo.

22 Luglio 2010

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