Calabria. Bonus da 45mila euro al neo Dg Salute. Insorge il M5S

Calabria. Bonus da 45mila euro al neo Dg Salute. Insorge il M5S

Calabria. Bonus da 45mila euro al neo Dg Salute. Insorge il M5S
La delibera di nomina del neo Dg prevede il riconoscimento, oltre allo stipendio, di una indennità di 60.000 euro (decurtata del 25% in base all’art. 21 della legge regionale n. 8/2010) in considerazione “della specifica qualificazione professionale e della temporaneità del rapporto”, della durata di 3 anni salvo cessazione anticipata. “Il manager si porta a casa 180mila euro all’anno, in barba al piano di rientro. Questa è la rivoluzione della Santelli", commentano i parlamentai del M5S. LA DELIBERA

Ancora polemiche, in Calabria, per la nomina di Francesco Bevere a capo del Dipartimento Salute regionale. A scatenare l’ira dei parlamentari del M5S è stata la decisione della Regione di pagare a Bevere, oltre al normale stipendio previsto per l’incarico, una indennità di 60.000 euro (decurtata di 15 mila euro in base all’art. 21 della legge regionale n. 8/2010) in considerazione “della specifica qualificazione professionale e della temporaneità del rapporto”, della durata di 3 anni salvo cessazione anticipata. In pratica 45mila euro in più del previsto.

“All’ex direttore generale di Agenas evidentemente non bastavano 135mila euro annui per svolgere questo nuovo incarico. Così, grazie a questa sfacciata operazione, degna della peggiore casta, il manager si porta a casa 180mila euro all’anno, in barba al piano di rientro e con buona pace della sanità calabrese, ormai ridotta alla canna del gas”, dichiarano, in una nota, i parlamentari M5S Bianca Laura Granato, Francesco Sapia, Paolo Parentela e Giuseppe d’Ippolito.

“Questa  – proseguono i pentastellati – è la rivoluzione di Jole Santelli e delle sue truppe, cui la recente porcata dei vitalizi non ha evidentemente insegnato alcunché. La sanità regionale non ha soldi e loro trovano risorse aggiuntive per pagare un dirigente apicale che ha già uno stipendio da nababbo. Questi personaggi in cerca d’autore del centrodestra sono gli stessi che lodavano l’operato di medici e infermieri nell’emergenza Covid, salvo, poi, svuotare le casse pubbliche per premiare i loro graditi burocrati, ancor prima che se ne vedano i risultati”.

I deputato 5 Stelle definiscono il comportamento della presidente e della maggioranza “vergognoso” e chiedono, “soprattutto alla luce della gravissima crisi economica in corso, di fare marcia indietro e di cancellare questo bonus vergognoso, del quale non c’è alcun bisogno”.

“Ai consiglieri regionali del centrosinistra – concludono i parlamentari 5 Stelle – chiediamo invece di attivarsi immediatamente per modificare la legge regionale n. 8/2010, grazie alla quale è avvenuta questa ennesima trovata, spregiudicata, dei burattinai politici della presidente Santelli”.

01 Luglio 2020

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...