Il Reparto Oncologia di Isernia non chiuderà

Il Reparto Oncologia di Isernia non chiuderà

Il Reparto Oncologia di Isernia non chiuderà
Asrem sta cercando di superare le criticità. Ma intanto il Forum Sanità pubblica in Molise scrive ad Arcuri: “Mancano i Medici, le nostre strutture martoriate non attrattive per giovani. Il 90% dei dirigenti medici ha più di 50 anni e gran parte sta per andare in pensione. Chiediamo un intervento fattivo e chiarificatore della volontà di affrontare la grave situazione di questa regione”.

“Il Reparto di Oncologia dell’ospedale di Isernia non chiuderà”. Lo ha detto il sindaco Giacomo d’Apollonio dopo aver parlato con il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano.

“Il timore d’una chiusura – ha spiegato il sindaco – è nato in conseguenza dell’accorpamento temporaneo delle degenze dei reparti di medicina e di oncologia del ‘Veneziale’. Tale momentanea fusione è stata necessaria per carenze organiche dovute alle normali turnazioni del personale in congedo”.

L'Asrem sta cercando di reperire altro personale e probabilmente già entro la fine di ottobre il reparto di Oncologia sarà riaperto.

Intanto anche il Forum Sanità pubblica di qualità in Molise scrive al Commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri: “Mancano i Medici, le nostre strutture martoriate non attrattive per giovani. Chiediamo un intervento fattivo e, soprattutto, chiarificatore della volontà di affrontare la grave situazione sanitaria di questa regione che, piccola di dimensione e anziana per popolazione è disposta ancora a lottare per evitare di perdere definitivamente un servizio sanitario pubblico”.

“Il 90% dei dirigenti medici ha più di 50 anni – proseguono dal Forum – e gran parte sta per andare in pensione. Le nostre strutture così martoriate non sono attrattive per i giovani medici”.

Per l’associazione è necessario intervenire a sostegno degli ospedali pubblici molisani. “Speravamo in un rilancio della Sanità pubblica regionale. Tuttavia per il dualismo derivato dalla presenza di un Commissario ad acta per il rientro dal debito sanitario, esterno alla Regione, e del Commissario Straordinario Regionale per l’emergenza Covid 19, nelle vesti del governatore, portatori di due diversi progetti anti Covid, non si è realizzato nulla in proposito, e oggi, con una ripresa dei casi di positività al Coronavirus, siamo tornati nella situazione della primavera passata: con la rianimazione dell’Ospedale Hub occupata da pochi pazienti Covid e interdetta per altre patologie”.

28 Settembre 2020

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