Calabria. Regione: “Le due emodinamiche di Catanzaro non si toccano, su cardiochirurgia priorità al pubblico”
La Regione torna a puntare il dito contro il commissariamento. “Circa un anno e mezzo fa i Ministeri affiancanti hanno inviato alla Regione alcune prescrizioni, tra queste era indicata la necessità di un efficientamento delle strutture complesse e un‘accorpamento nell’area Centro delle due emodinamiche dell’Aou Dulbecco.... Fortunatamente tra qualche settimana non saremo più sottoposti al commissariamento e potremo fare una valutazione in completa autonomia”.
28 FEB - “L’emodinamica del ‘Pugliese Ciaccio’ non chiuderà, e insieme a quella del ‘Mater Domini’ continuerà ad assicurare a Catanzaro due strutture complesse di grande qualità”. È quanto si legge in una nota del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria, che torna a puntare il dito contro il commissariamento della Sanità regionale.
Scrive il Dipartimento Salute nella nota: “Circa un anno e mezzo fa - evidentemente qualcuno si è svegliato dopo mesi e mesi di assopimento - i Ministeri affiancanti - visto che la sanità in Calabria è commissariata da 15 anni, con governatori di ogni colore politico - hanno inviato alla Regione alcune prescrizioni, e tra queste era indicata la necessità di un efficientamento delle strutture complesse, nonché di un ‘accorpamento nell’area Centro delle due emodinamiche dell’AOU Dulbecco...’. Fortunatamente tra qualche settimana non saremo più sottoposti al commissariamento della sanità da parte del governo, e dunque potremo avere maggiori margini di manovra per una valutazione complessiva - che la Regione potrà fare in completa autonomia - delle strutture complesse presenti nel nostro territorio e della rete regionale delle emodinamiche, fermi restando i criteri di carattere generale fissati dalla legislazione nazionale”.
“Se ci sarà una nuova emodinamica a Crotone – fa sapere il Dipartimento Salute -, sarà aggiuntiva alle due già esistenti a Catanzaro. Per quanto riguarda la cardiochirurgia, invece, al momento la Calabria può disporre di tre strutture complesse di questo tipo. Una alla ‘Dulbecco’ di Catanzaro, una al Gom di Reggio Calabria, mentre una terza era accreditata presso la crinica privata S.Anna Hospital di Catanzaro. Quest’ultima struttura ha avuto problemi economici e gestionali, evidentemente non addebitabili alla Regione, e ha chiuso. Nei prossimi mesi si valuterà a quale realtà assegnare questo terzo accreditamento per la cardiochirurgia: la linea del governo regionale, che comunque non ha ancora preso alcuna decisione in merito, è quella di privilegiare una struttura pubblica piuttosto che una privata”.
28 febbraio 2025
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