Mieloma Multiplo, esperti internazionali riuniti a Catanzaro
La città ospiterà dal 30 giugno al 2 luglio un Workshop internazionale di onco-ematologia promosso dalla Società Italiana Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia. Attesi oltre 200 specialisti provenienti da tutto il mondo.
22 GIU - Appuntamento a Catanzaro, campus universitario Magna Graecia, dal 30 giugno al 2 luglio, per il workshop Multiple Myeloma 2016. Perspectives for a Paradigm Change, promosso dalla Società Italiana Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (SIICA) che, per tre giorni, riunirà oltre 200 tra i più importanti esperti internazionali in materia per fare il punto sulle ultime novità e le più moderne terapie contro il mieloma multiplo.
“E’ un tumore del sangue relativamente raro e nel nostro Paese lo scorso anno ha colpito 4.500 italiani - affermano i proff.
Pierfrancesco Tassone e
Angelo Vacca presidenti del congresso di Catanzaro -. Il numero di nuovi casi e l’incidenza nei giovani sta tuttavia registrando un significativo aumento verosimilmente da attribuire all’impatto di fattori ambientali, quali l'esposizione a sostanze chimiche tossiche. Per molti anni la principale terapia è stata basata sull’uso di pochi farmaci chemioterapici e di steroidi. Nell’ultimo decennio, e soprattutto nell’ultimo anno, lo scenario terapeutico è significativamente migliorato con l’introduzione di diversi nuovi farmaci approvati dagli enti regolatori internazionali e recentemente resi disponibili ai pazienti. Alcune di queste cure stanno per raggiungere la commercializzazione anche in Europa. Diversi nuovi agenti sono il prodotto delle sofisticate biotecnologie attualmente disponibili e hanno portato a una recentissima e profonda revisione delle linee guida internazionali per il trattamento della malattia. Molto interessanti sono i recenti progressi dell’immuno-oncologia in questo specifico settore. L’impiego di anticorpi immuno-stimolanti sta dimostrando un forte impatto sulla progressione della malattia e sulla sopravvivenza dei pazienti con una buona qualità di vita grazie alla riduzione degli effetti collaterali rispetto alle vecchie cure”.
“Una approfondita discussione di questi aspetti con i maggiori esperti internazionali - concludono Tassone e Vacca - dovrà anche tenere conto della effettiva sostenibilità del nuovo scenario terapeutico. Il meeting si concluderà con una visione dello scenario prossimo futuro dove ricerca e nuove tecnologie determineranno un cambio di paradigma sulla curabilità definitiva di questa malattia”.
22 giugno 2016
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