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Catanzaro, inaugurato Centro procreazione assistita,  è il primo in Calabria

Si trova nel presidio ospedaliero Pugliese di Catanzaro. Roberta Venturella sarà la responsabile della struttura che lavorerà su “circa 20 cicli al mese”. Le visite partiranno nelle prossime settimane, il primo ciclo procreativo è atteso a gennaio. Pacenza: “La Regione ha accelerato le procedure, rimuovendo anche ostacoli amministrativi, per garantire finalmente questo tipo di prestazione che è a fortissima domanda e che consentirà di mettere fine al pellegrinaggio di tante coppie calabresi in giro per l’Europa”.

31 OTT - Inaugurato, al presidio ospedaliero Pugliese di Catanzaro, il Centro di procreazione assistita, l’unico della Calabria. All’evento hanno presenziato il delegato del presidente della Regione Mario Oliverio per la sanità Franco Pacenza; Fulvio Zullo, ordinario di ginecologia e ostetricia da anni impegnato per la realizzazione della struttura, il direttore dell’Azienda ospedaliera Giuseppe Panella, il consigliere regionale e presidente della commissione sanità Michele Mirabello, il commissario della sanità Massimo Scura, il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, la responsabile della procreazione Roberta Venturella che, dopo il taglio del nastro, ha guidato i partecipanti all’interno della struttura “che lavorerà – ha spiegato- su cicli e su circa 20 cicli al mese”.

“Porgo i saluti e le congratulazioni da parte del presidente Oliverio – ha esordito Pacenza - impegnato a Roma in una riunione straordinaria della Conferenza Stato-Regioni. Ci teneva tantissimo ad essere qui oggi a fianco di tutti gli operatori e del direttore Panella con il quale ha lavorato ad una serie di passaggi necessari per la realizzazione di questa importante Unità operativa. Appena possibile verrà personalmente a visitare il Centro. Questa  – ha aggiunto - è una bella giornata per la sanità calabrese. La nascita del Centro Pma rappresenta un esempio concreto d’integrazione feconda tra la struttura del Pugliese e l'Università”.

Pacenza ha poi ripercorso l’iter che ha portato alla nascita della struttura specificando che non essendo in precedenza un servizio riconosciuto dai Livelli essenziali di assistenza (ad oggi si è tuttavia ancora in attesa del decreto sulle tariffe uniche per le prestazioni, ndr), “non era possibile per le Regioni in regime di Piano di rientro dal debito sanitario avviare una unità operativa di questo livello”. “Quando ciò è stato possibile – ha specificato -  la Regione ha accelerato le procedure, rimuovendo anche ostacoli amministrativi, per garantire finalmente questo tipo di prestazione che è a fortissima domanda e che consentirà di mettere fine al pellegrinaggio di tante coppie calabresi in giro per l’Europa. Il Centro calabrese di procreazione medicalmente assistita è un punto di riferimento nazionale e internazionale di primissimo livello e di straordinario valore anche sociale perché qui si dà la vita e la gioia di diventare genitori. Per questo ringrazio la direzione generale dell’Azienda ospedaliera e tutti gli operatori sanitari che operano nella struttura. L’evento di oggi è la dimostrazione che anche in Calabria si può fare e fare bene”.

Nel rivolgere i saluti e gli auguri a tutti gli operatori Mirabello ha detto che “si tratta di un servizio d'eccellenza che serve alla Calabria e ai calabresi e che rappresenta il coronamento di una impostazione politica messa in campo in questi anni dall’Amministrazione regionale”.

La soddisfazione per la realizzazione di questo Centro di eccellenza anche nella parole del professor Zullo: “ci siamo impegnati con tutte le nostre forze – ha affermato – per realizzare un’idea che risale a quasi dieci anni fa quando era direttore Elga Rizzo. Il centro è stato ideato per dare risposte a tutti i livelli e con una sperimentazione all’avanguardia. Riceviamo già diverse telefonate per informazioni sulle prestazioni”

Infine Panella ha parlato di una struttura in grado di offrire tutta la gamma delle tecniche di riproduzione. Il Centro infatti offre attività per affrontare l’infertilità di coppia attraverso visite ambulatoriali, procedure diagnostiche, consulti e trattamenti specialistici. Sarà dotato di strumentazione d’avanguardia, un ampio laboratorio, una sala operatoria dedicata, un locale per il congelamento dei gameti e degli embrioni, ampi spazi ambulatoriali per visite e consulti. Sarà anche possibile per chi soffre di patologie tumorali il congelamento gratuito degli ovuli e degli spermatozoi dopo accurato couseling multidisciplinare tre ginecologi e oncologi. Nel  Centro opereranno anche medici e biologi specializzati nel trattamento dell’infertilità che consentirà di gestire in forma personalizzata ogni coppia e dove sarà anche possibile fruire di interventi chirurgici mininvasivi.

31 ottobre 2018
© Riproduzione riservata

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