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Campania. Santobono-Pausilipon, De Luca all'inaugurazione del polo riabilitativo dell'Annunziata. Arrivano 14 nuove tecnologie

Le apparecchiature sono state acquistate con i fondi Ue per 2,5 mln. Nove sono destinate al presidio del centro storico di Napoli. E per gli atti aziendali, arriva la diffida da parte dell'intersindacale ai demansionamenti in assenza di strumenti di pianificazione dei Lea. 

25 FEB -  Taglio del nastro per il Centro di alta tecnologia robotica riabilitativa dell’ospedale Annunziata, storico presidio ubicato nel centro storico di Napoli, in via Egiziaca a Forcella. All’inaugurazione è intervenuto anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Nel corso della visita sono state presentate 14 apparecchiature ad alta tecnologia acquisite dall’Azienda Ospedaliera Santobono Pausilipon con i fondi Ue e destinate agli ospedali Santobono, SS. Annunziata e Pausilipon, per un valore complessivo di oltre 2.5 di Euro. Fondi europei per l’acquisto di nuove tecnologie riabilitative necessarie ad attrezzare l’ospedale Annunziata, dunque, un tempo polo Ostetrico e Materno-infantile della Asl Napoli 1 con oltre mille parti annui e oggi ospedale gestito dal Santobono-Pausilipon che vi ha attrezzato un modernissimo centro di riabilitazione pediatrica. All’Annunziata residua inoltre un Pronto soccorso pediatrico attivo h24 con l’impiego di medici di continuità assistenziale, un pediatra e un anestesista e che funziona da filtro al pronto soccorso del Santobono macinando decine di migliaia di prestazioni annue.

“Tutte queste tecnologie sono state acquistate avvalendosi dei Fondi Europei resi disponibili dalla Delibera di Giunta Regionale del 6 ottobre 2015 – avverte il direttore generale del Santobono Pausilipon Anna Maria Minicucci – grazie a queste nuove apparecchiature l’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale che dirigo, una delle tre Istituzioni ospedaliere pediatriche più importanti in Italia, nell’arco di pochi mesi è diventato uno degli ospedali pediatrici pubblici italiani all’avanguardia per tecnologie disponibili”. I macchinari acquistati consistono in un esoscheletro che consente ai bambini paraplegici di camminare senza appoggi, un piccolo laboratorio in grado di sequenziale e selezionare le cellule del midollo osseo di donatori istologicamente compatibili con gli antigeni del ricevente nell’ambito delle procedure di trapianto del midollo osseo per il trattamento delle neoplasie del sangue. E ancora una nuova risonanza magnetica da 1,4 tesla e altre apparecchiature di ultima generazione da impiegare nella terapia e nella diagnostica nei tre poli in cui si articola l’ospedale pediatrico campano (Santobono, Pausilipon e Annunziata).

Delle 14 tecnologie acquistate dall’azienda ospedaliera pediatrica sono 9 quelle sistemate all’Annunziata. Tra gli altri strumenti che allestiscono il polo riabilitativo pediatrico dell’Annunziata ci sono un particolare tapis roulant che riduce la gravità per velocizzare recuperi post-traumatici e allenamento di disabili. “Questo di Napoli – ha detto De Luca – deve diventare un polo pediatrico di assoluta eccellenza su scala nazionale internazionale che non abbia una virgola in meno del Gaslini o di altre strutture per curare tutti i bambini del centro sud senza inutili e disagevoli viaggi della speranza al Nord o peggio all’estero”. De Luca ha visitato l’ospedale del centro storico e si intrattenuto a lungo con i piccoli pazienti dell’antico ospedale di Forcella che attualmente conta 50 posti letto e tre reparti: Pediatria, Terapia intensiva neonatale (senza Ostetricia) e Rianimazione). De Luca si è soffermato anche sul nodo scoperto dell’indagine della Corte dei conti relativa al mancato allineamento delle strutture semplici e complesse agli standard del decreto 70 del 2015.

Corte dei conti, niente paura
“So che in queste ore - ha aggiunto De Luca - in tutte le aziende si sta procedendo alle razionalizzazioni richieste dalla legge senza sapere bene dove tagliare”. Demansionamenti dolorosi in alcuni casi per primari e dirigenti vincitori di concorso. “Ma non è il caso di angosciarsi – ha ricordato De Luca – c’è un mese di tempo e bisogna fare le cose con calma senza fretta e con raziocinio. Servono dirigenti che si assumono la responsabilità di programmare che decidano e che non abbiano paura della propria ombra. Non possiamo morire per paura della Corte dei conti”. De Luca ha poi ribadito l’intenzione di lavorare a ritmi serrati per uscire dal commissariamento entro il 2017 perché dice”Mi sento umiliato a pensare che ci sia un commissario che decide per noi, anche se si tratta del miglior professionista del mondo, e che stabilisce il nostro destino. Dal 2017 dipenderà da noi riqualificare il servisio sanitario regionale e dobbiamo, abbiamo tutti i numeri, per raggiungere vette nazionali di qualità in tutti i settori della sanità regionale, a cominciare dalla ricerca e dalla biologica e genetica, dove siamo già posizionati ai vertici mondiale, per mettere in rete le antiche tradizioni e le straordinarie competenze delle scuole medica di Napoli e Salerno. Non abbiamo nulla da invidiare a nessuno e dobbiamo solo lavorare sui livelli di riorganizzazione. Un lavoro che non si inventa dall’oggi al domani e per il quale occorreranno almeno due anni ma ce la faremo”.

Atti aziendali, la diffida dei sindacati
Intanto sulla questione Atti aziendali in serata è fissato incontro tra la struttura commissariale e i componenti dell’intersindacale medica che ha già fatto partire una diffida indirizzata a manager e commissari e alla stessa Regione per ribadire che nessun taglio o demansionamento è possibile in assenza di Atti aziendali approvati dalla struttura commissariale e che “si rischiano anche conteziosi giuridici che potrebbero aumentare il danno erariale”. Per questo motivo le organizzazioni sindacali invitano Polimeni a “revocare il provvedimento (una circolare del commissario in cui si fa obbligo ai direttori generali di procedere alle standardizzazioni di personale nelle more del via libera agli atti aziendali ndr) e ogni altro atto ad esso conseguente e connesso e ad adottare, in via preliminare, linee guida regionali ai sensi del Dm n. 70 del 2015 e della decisioni della Conferenza permanente Stato-Regioni per la definizione di nuovi atti aziendali ad essi conformi”. Inoltre “si diffidano i vertici di Asl e aziende ospedaliere a non adottare la soppressione o la modifica delle strutture esistenti in assenza di criteri oggettivi per la definizione di nuovi atti aziendali conformi al combinato disposto delle linee guida regionali e del Dm n. 70 del 2015 e prima della conseguente approvazione, da parte della struttura commissariale per il piano di rientro dei nuovi atti aziendali che assicurino l’equilibrio fra risparmio di spesa e garanzia dei Lea. Da qui la dichiarazione dello stato di agitazione e dell’incontro con il commissario puntualmente fissato per la serata di oggi.

“Leggiamo di preoccupazioni e allarmismi sul Policlinico di Caserta – ha infine detto De Luca – un progetto su cui rimane fermo il nostro impegno. Avremo nei prossimi giorni un incontro con i commissari con l’obiettivo di evitare di diffondere preoccupazioni a volte del tutto immotivate, derivanti da posizioni assunte dalla struttura commissariale. Sarà bene per il futuro evitare atti burocratici senza confronto con gli organismi regionali”.
 
Ettore Mautone
 


25 febbraio 2016
© Riproduzione riservata

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