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Continuità assistenziale. Fimmg Napoli contro SMI: “Incapace di cogliere cambiamento e legato a modelli obsoleti individualistici”

La scorsa settimana il Sindacato Medici Italiani aveva criticato il piano di riorganizzazione dei servizi di continuità assistenziale della Asl Napoli 1 centro in cui si passerebbe da una copertura H24 a una H16. Oggi risponde la Fimmg: “Ci dissociamo: dichiarazioni infondate e irresponsabili"

15 MAG - “La Fimmg si dissocia da dichiarazioni assolutamente infondate, irresponsabili, e soprattutto in contrasto con le necessità assistenziali dei nostri cittadini e con le normative previste agli attuali ACN ed AIR vigenti”.

È quanto ha affermato in una nota il segretario provinciale Fimmg Napoli Luigi Sparano in risposta alle critiche sollevate la scorsa settimana dallo SMI al piano della Asl Napoli 1 centro che vedrebbe il passaggio da H24 a H16 dei servizi di continuità assistenziale. 
 
“In qualità di segretario della Fimmg Napoli sottolineo che le dichiarazioni espresse dal responsabile regionale Smi Emergenza territoriale Gennaro Bassano e dal segretario aziendale Napoli 1 Ernesto Esposito evidenziano la completa incapacità di cogliere un necessario cambiamento per consentire modelli organizzativi funzionali alla sostenibilità ed alla gestione delle fragilità vera sfida del Servizio sanitario regionale”, afferma Sparano. 

“Denotano una comunicazione evidentemente imprecisa e tendenziosa, basata su condizionali che di fatto non vedono il depotenziamento delle cure nell’ambito delle 24 ore. Ne’ l’emarginazione dei medici della continuità assistenziale, anello necessario e strategico per la riuscita dello sviluppo dei modelli di cura territoriali. Inoltre, queste affermazioni mettono in luce una necessità di custodire modelli obsoleti individualistici, che invece necessitano di una riqualificazione dei medici di assistenza primaria e in particolare dei medici di continuità assistenziale, che sono fondamentali nella realizzazione della progettualità regionale e alleati privilegiati nel modello fiduciario”. 

Per quel concerne lo sviluppo delle cure primarie in Campania e in particolare nell’Asl Napoli 1, l’esponente Fimmg ribadisce le si tratta di uno “sviluppo legato al recente decreto regionale 53 (coerente alle esigenze e alle risorse del nostro territorio) che identifica nelle aggregazioni dei medici lo strumento di perseguimento di obiettivi di cura, facendo salva la capillarità ed il modello fiduciario della medicina generale. Va precisato - continua - che il contenuto del decreto condiviso al tavolo regionale ha come finalità il miglioramento della gestione delle cronicità che affliggono la popolazione dei malati cronici della nostra regione, potenziando il sistema fiduciario della medicina generale e dotandolo di risorse quali personale di studio, infermieristico, diagnostico di primo livello. Concedendo di fatto alla Medicina generale di consolidare la presa in carico delle cronicità in coerenza con l’articolo 1 del recente Accordo collettivo nazionale”, conclude Sparano.

15 maggio 2018
© Riproduzione riservata

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