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Medicina veterinaria, si consolida il polo integrato di Napoli

“L'impalcatura amministrativa del sistema Polo integrato che ha consentito l'attivazione dei Centri di riferimento regionali in Campania, si basa su di un protocollo d'intesa tra la Regione e l'Università Federico II. Si tratta di un modello simile a quello già da decenni in uso in medicina umana per l’erogazione di prestazioni diagnostiche e clinico-chirurgiche attraverso l’integrazione tra il sistema universitario ed il Ssr che abbiamo provveduto ad ampliare e consolidare”, ha spiegato il il manager della Asl Mario Forlenza

06 GIU - Si consolida, in seno alla Asl Napoli 1, presso l’ex ospedale psichiatrico Frullone, il polo integrato della medicina veterinaria. A tracciare il punto una tavola rotonda  sul futuro della medicina veterinaria nelle Regioni Campania, Marche e Umbria promossa dal Centro di riferimento regionale per l’Igiene urbana veterinaria (Criuv).

Alla presentazione il Rettore dell’Università Federico II, Gaetano Manfredi, I due rettori dell’Università di Perugia e dell’Università di Camerino, rispettivamente Franco Moriconi e Andrea Spaterna. il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno Antonio Limone, il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, Silvano Severini, il direttore del Dipartimento di Medicina veterinaria e produzioni animali Federico II Gaetano Oliva, il direttore di Medicina veterinaria di Perugia, Luca Mechelli, il dirigente del servizio Prevenzione, sanità veterinaria, e sicurezza alimentare della Regione Umbria, il dirigente del servizio Prevenzione, sanità veterinaria, e sicurezza alimentare della Regione Marche, Paolo Pierucci, il direttore Prevenzione e sanità pubblica veterinaria della Regione Campania, Paolo Sarnelli, Riccardo Mercurio e Gianluigi Mangia docenti del dipartimento management e istituzioni dell’Università e Giuseppe Lanzetta, della Geoingegneria srl di Napoli.

Padrone di casa, Vincenzo Caputo direttore del Criuv e responsabile dei servizi veterinari dell’Asl Napoli 1 Centro.

“L'impalcatura amministrativa del sistema Polo integrato – avverte il manager della Asl Mario Forlenza - che ha consentito l'attivazione dei Centri di riferimento regionali in Campania, si basa su di un protocollo d'intesa tra la Regione e l'Università Federico II il cui schema, approvato dalla Giunta regionale con una apposita delibera del 2010 è stato sottoscritto in data 20 gennaio 2011. Si tratta di un modello simile a quello già da decenni in uso in medicina umana per l’erogazione di prestazioni diagnostiche e clinico-chirurgiche attraverso l’integrazione tra il sistema universitario ed il Ssr che abbiamo provveduto ad ampliare e consolidare”.
 
“Tuttavia – spiega Antonio Limone, direttore dell’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno e coordinatore degli Istituti italiani - il modello “Polo Integrato” si caratterizza e differenzia da quello della medicina umana per due aspetti rilevanti che rendono ancora più efficace l’azione dei Centri di riferimento nel campo della sicurezza alimentare e della sanità pubblica veterinaria. Ossia la partecipazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (Izsm) e la perfetta integrazione nelle equipe del personale universitario e del Ssr. Tale sinergia ha consentito, in questi anni di attività notevoli vantaggi ai due sistemi: al Ssr prestazioni (la maggior parte incluse nei Lea) di livello specialistico più elevato ed una formazione sul campo al personale sanitario. All'Università una didattica adeguata alle reali esigenze del territorio garantendo ai discenti, futuri dirigenti del Ssr, una formazione di base e specialistica più aderente alle effettive prestazioni richieste dal territorio. I Centri di riferimento del polo integrato hanno come primo obiettivo l’affiancamento di tutte le Asl in un percorso di crescita omogenea del livello prestazionale, standardizzando procedure documentate”. Obiettivo dei Centri è rendere disponibili prestazioni di II livello centralizzate (modello a "rete") per tutte quelle Asl che non possono garantirne l’erogazione, secondo un principio di efficacia ed economicità.
Va inoltre evidenziato come ulteriore “fiore all’occhiello” che la Campania è l'unica Regione i cui servizi di Igiene dell’Alimentazione e nutrizione (Sian) e veterinari delle Asl, unitamente alle strutture competenti della Giunta regionale, sono certificati Uni En Iso 9001-2008, di recente adeguata alla Iso 9001-2015.
 
La Regione Campania diventa dunque un modello d’integrazione tra Enti nel campo della medicina veterinaria. La giornata è stata un momento per ribadire la necessità dell’integrazione tra gli Enti e presentare il modello della Regione Campania, il Polo didattico integrato per l’erogazione delle prestazioni sanitarie veterinarie di elevata complessità, la didattica e la ricerca finalizzata in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria. Un polo voluto dalla Regione Campania “quando in seguito a difficoltà rilevate all’interno della ex Facoltà di medicina veterinaria, nacque l’idea di integrare il servizio sanitario regionale e la formazione universitaria, mettendo a disposizione strutture e personale sanitario per l’esercizio della didattica, andando incontro a esigenze formative sia di base che specialistiche”, ha spiegato Paolo Sarnelli dirigente della Regione Campania.

Vincenzo Caputo ha invece spiegato come il Polo integrato si basi sul concetto di “coessenzialità, sinergia tra il sistema di assistenza sanitaria e il sistema universitario. Il Polo integrato – ha aggiunto -  e i rispettivi centri devono fare da supporto agli enti e alle pubbliche amministrazioni, mentre il sistema di integrazione è necessario per raggiungere i livelli essenziali di assistenza (Lea) e tesaurizzare le risorse. L’esempio del Criuv a Napoli che lavora da 18 anni ha dimostrato che gli effetti sono positivi sia sul risparmio della spesa che sull’abbattimento di un problema grave come quello del randagismo”. Caputo, inoltre, ha ribadito il concetto che oltre alla sinergia tra le istituzioni diventa importante e significativo il ruolo del medico veterinario che deve agire sui territori e che deve conquistare una sua legittimità e dignità professionale per quel che concerne la salvaguardia degli animali, e le connessioni che con essi hanno le persone e la vita sociale di una comunità”. In cantiere anche la ristrutturazione e l’adeguamento antisismico del polo veterinario del Frullone con circa 2 milioni di euro di fondi messi a disposizione dalla Asl e a valere su vari capitoli di bilancio già accantonati.  
 
Ettore Mautone

06 giugno 2018
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