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Covid. Prime autopsie in Campania. Impegnate le sale settorie di Giugliano e Avellino

In entrambi i casi l'esame autoptico è stato disposto dall'autorità giudiziaria. Ad Avellino lavori di adeguamento per ottenere un biocontenimento di livello 3 adatto anche per attività di studio e ricerca su cadavere. 

11 GIU - Covid-19: è stata effettuata a fine maggio a Giugliano la prima autopsia su un caso conclamato in Campania. Nella nuovissima struttura della Asl Napoli 2 nord sono in realtà già stata eseguiti, negli ultimi due mesi, 10 esami necroscopici su pazienti sospetti Covid, sempre nell'ambito di indagini disposte dall'autorità giudiziaria (di cui 5 sarebbero decessi riconducibili al Coronavirus e l'altra metà avvenuti in presenza del microbo ma dovuti probabilmente ad altre malattie) a fronte di nessun'altra indagine del genere, tantomeno a scopo di ricerca, eseguita finora in Campania stante l'indisponibilità, ovvero inagibilità, delle sale autoptiche di proprietà dell'Università Federico II ma la cui funzione obitoriale sarebbe attribuita al Comune di Napoli.

La struttura giuglianese risponde ai requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici necessari ad effettuare l’esame autoptico su pazienti con infezione da Covid 19 ma non ha funzioni di ricerca. Le richieste sono venute tutte nell’ambito di indagini delle Procure di Napoli, Napoli Nord e Benevento. Nelle prossime ore è attesa una nuova salma di un paziente conclamato Covid 19. Ai medici legali in questi casi è richiesto di valutare le lesioni anatomopatologiche per determinare la causa della morte.
 
Quando la valutazione avviene dopo 72 ore dalla morte non è più possibile reperire il virus con il tampone. A Giugliano l’equipe guidata da Maurizio Municinò, ha verificato in alcuni dei casi sospetti e in quello conclamato la presenza a livello macroscopico di lesioni fibrotiche polmonari e coagulazioni vasali (trombi) riconducibili appunto all'infezione. In un caso si sono evidenziate aree polmonari con colorazioni molto marcate anch'esse qualificabili come zone trombotiche. Per tutte le autopsie effettuate si è in attesa delle diagnosi anatomopatologiche degli organi e dei tessuti prelevati.

“Il Centro di Medicina Legale di Giugliano - sottolinea Antonio d’Amore, manager dell’Asl Napoli 2 Nord - è stato inaugurato lo scorso novembre e se ne inizia a comprendere tutto il valore. E' l’unico in Campania ed uno dei pochi in Italia capace di rispondere alle stringenti prescrizioni del Ministero della Salute circa le autopsie su pazienti Cobid. Oltre alle convenzioni con la Procura di Napoli e Napoli Nord abbiamo chiuso convenzioni con Benevento e stiamo dialogando con le Procure di Avellino e Torre Annunziata per accordi analoghi".
 
La struttura di Giugliano è dotata di una sala settoria con docce di decontaminazione, sistema di areazione a pressione negativa e sistema di filtrazione dell’aria in uscita, la Tac, celle frigorifere. Dotazioni che la qualificano come unica in Campania e tra le poche in Italia quale centro classificato di terzo livello. Per le vecchie sale del policlinico universitario si attende invece che Comune, Università e Procura di Napoli definiscano l'iter per i necessari lavori di adeguamento alle attività di ricerca.

Il Moscati
Ma quella di Giugliano non è l'unica struttura obitoriale attrezzata a questo tipo di analisi in pazienti potenzialmente infettivi. Anche la sala settoria dell’Azienda “Moscati” di Avellino possiede i necessari requisiti di biosicurezza e infatti pochi giorni dopo Gigliano è stata impegnata per questo tipo di esame su un secondo paziente deceduto per Covid-19. Anche in questo caso l'esame risponde a una richiesta dell'autorità giudiziaria, in particolare la Procura della Repubblica di Avellino.
 
Il Ministero della Salute ha emanato delle direttive particolarmente restrittive sulle procedure da seguire e i requisiti strutturali necessari per poter effettuare l’esame autoptico su pazienti Covid positivi. I locali della Città ospedaliera destinati alle attività obitoriali, presentando già specifiche caratteristiche e la predisposizione per integrare le attività, sono stati in breve tempo adeguati alle misure indicate con la dotazione di un impianto a pressione negativa col pieno appoggio della Procura della Repubblica presso il tribunale di Avellino, che ha supportato il lavoro sinergico tra Direzione Strategica, Servizio di Prevenzione e Protezione, Ufficio Tecnico e Medicina legale.
 
Definito nei minimi dettagli l’iter da seguire per l’esecuzione di autopsie ritenute ad alto rischio biologico per gli operatori, che sono tenuti a rispettare precise raccomandazioni. Individuati anche i percorsi interni di sicurezza per il trasporto delle salme, nonché l’area di sosta destinata ai soli cadaveri Covid positivi, con accessi indipendenti dai locali non Covid. Predisposta una sala di decontaminazione in entrata e di sanificazione in uscita dalla sala settoria Covid, con un contestuale adeguamento del sistema di areazione.

Il raggiungimento del livello 3 di biosicurezza richiesto dalle direttive ministeriali consentirà in futuro esami autoptici su persone decedute per Covid-19, sia ai fini di un eventuale studio medico-scientifico, sia per continuare a essere di supporto al lavoro dell’autorità giudiziaria.
 
Ettore Mautone 

11 giugno 2020
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