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Covid. Snami chiede a Regione di eliminare incompatibilità e permettere ai medici di vaccinare

Il sindacato: “Ci appelliamo a Raffaele Donini e Stefano Bonaccini per risolvere questo caos, almeno a livello regionale, con una linea unica regionale che superi questi blocchi e fornisca chiarezza amministrativa e contrattuale, con semplicità, flessibilità e chiarezza. Siamo su questo disponibili a una incondizionata collaborazione per Liberare pienamente il potenziale dei professionisti, e sostenere efficacemente la campagna vaccinale”

05 MAR - “Medici ostaggio delle incompatibilità crociate e dei deliri burocratici.  Uffici Amministrativi delle Aziende Sanitarie a impazzire tra una biblioteca di leggi, ordinanze, DPCM, contratti e bandi, cococo. Così non se ne esce”. Così lo Snami in una nota.
 
Roberto Pieralli, Presidente SNAMI Bologna: “Servono chiarezza, semplicità, flessibilità. Abbiamo molti medici disponibili a dedicarsi alla campagna vaccinale, ma anche durante una pandemia siamo ostaggio di decine di insensati blocchi amministrativi e incompatibilità di ogni genere. Serve un atto regionale che sblocchi immediatamente la situazione”.
 
Ad oggi spiega Marzo Zaccaria, addetto stampa SNAMI Bologna, "abbiamo le seguenti tipologie di contratto quasi tutte incompatibili le une con le altre: Bandi COCOCO, Convenzioni di Medicina Generale ATP, USCA, Continuità Assistenziale a Completamento orario, Assunzioni Interinali, Bandi libero professionali, Specializzandi in lotta per essere almeno retribuiti come ogni lavoratore”.
 
Per Alessandro Berti, Presidente SNAMI Forlì Cesena: Il Bando Arcuri prevedeva assunzione con agenzie interinali e ha sostanzialmente escluso “solamente” dalla partecipazione:
Medici dipendenti, pubblici e privati
Medici convenzionati (medico di famiglia, guardia medica, 118, medicina dei servizi)
Medici in formazione di medicina generale
Medici in specializzazione
Medici che hanno altri contratti in essere
Arcuri dove pensava di trovare i medici? Credeva che tutti i fossero sotto un pero a nulla fare?
La carenza medici è sotto gli occhi di tutti! ci si meraviglia il Ministero della Salute non sia intervenuto immediatamente a correggere quell’obbrobrio”.
 
 
“Poi – prosegue Pieralli - abbiamo i medici di Continuità Assistenziale, 118, Medicina Penitenziaria, USCA che sono incompatibili sia con i bandi Arcuri sia con quelli delle AUSL in libera professione, I Medici vaccinatori ATP sono costretti dal contratto regionale dell’Emilia-Romagna a massimo 12 ore di attività settimanali, vi pare sensato?  Insomma, un putiferio amministrativo da cui non si esce. Serve un’ordinanza ad hoc. In un momento come questo non ha senso avere medici disponibili a collaborare anche se part time, che invece sono costretti a stare a casa sul divano quando non già in turno da qualche parte. Siamo ostaggio di questo putiferio amministrativo da anni e che anche durante una pandemia globale non è stato risolto. Ciliegina sulla torta poi: lo smisurato aumento delle borse di specializzazione ha reso incompatibili ancora più medici, è evidente che manca alla gestione nazionale una visione sistemica del problema formazione – lavoro medico. Ci appelliamo a Raffaele Donini e Stefano Bonaccini per risolvere questo caos, almeno a livello regionale, con una linea unica regionale che superi questi blocchi e fornisca chiarezza amministrativa e contrattuale, con semplicità, flessibilità e chiarezza. Siamo su questo disponibili a una incondizionata collaborazione per Liberare pienamente il potenziale dei professionisti, e sostenere efficacemente la campagna vaccinale”.

05 marzo 2021
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