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Friuli VG. Telesca: “Dalla riforma sanitaria nessuno schiaffo al pordenonese”

L’assessore alla Salute replica alle voci circa le penalizzazioni per le strutture del Friuli occidentale, e in particolare dell’Ao di Aviano, che deriverebbero dalla riforma. “Il mandato di un IRCCS non può confondersi con il mandato di un ospedale e viceversa".

22 MAG - "Siamo di fronte ad una lettura pessimistica e distruttiva di semplici atti amministrativi, che non sono né i primi né gli ultimi, mirati alla razionalizzazione e alla riorganizzazione del sistema sanitario regionale". Così l'assessore alla Salute del Friuli, Maria Sandra Telesca, replica, in una nota, ad alcune notizie apparse sulla stampa locale riguardo agli effetti della riforma sanitaria nelle strutture del Friuli Occidentale. "La riforma sanitaria – spiega Telesca  - accentua l'organizzazione a rete, la quale richiede la definizione dei nodi e del chi fa che cosa, in un sistema dove i pazienti scelgono liberamente dove farsi curare, determinando i flussi di attrazione e di fuga. L'organizzazione deve favorire lo sviluppo delle diverse professionalità, presupposto per la garanzia della sicurezza delle prestazioni e dei migliori esiti possibili; non dimentichiamo che ormai è diventato principio indiscusso la necessità che ogni operatore mantenga, e documenti, un volume di attività sufficiente a migliorare costantemente la qualità delle sue prestazioni".

In questo contesto, sottolinea l’assessore, “il contributo di un Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), qual è il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, è fondamentale nella misura in cui specializza la sua attività sviluppando il suo particolare mandato. E il mandato di un IRCCS non può confondersi con il mandato di un ospedale e viceversa. La riorganizzazione, volta ad un potenziamento della sanità nel Pordenonese, parte dai percorsi diagnostico terapeutici, assegnando agli ospedali le funzioni prevalentemente assistenziali e riservando al Centro di Riferimento Oncologico la 'mission' specifica della ricerca, in particolare quella traslazionale, caratteristica del campo oncologico. Di conseguenza "le schede, proprio per la loro caratteristica di sintesi estrema, vanno lette a valle di questa impostazione più volte dichiarata dalla Giunta regionale".

Ad esempio, spiega Telesca, “per quanto riguarda epidemiologia, il fatto che non compaia nella scheda con la specifica di struttura complessa non significa che non rimanga tale ma sottolinea l'importanza di essere sede regionale del Registro tumori, come affermato nelle schede dell'Allegato n. 2 della DGR 2673 del 30 dicembre 2014. Le funzioni caratterizzanti di un IRCCS rimangono", continua spiegando che “non è la scheda ad affermare questo caposaldo dell'organizzazione di un Istituto di ricerca. Per attuare il collegamento tra attività clinica e attività di ricerca siamo persino pronti a prevedere duplicazioni di primariati, se questo dovesse consentire il potenziamento sul campo dell'IRCCS".

"Questo ragionamento – prosegue l’assessore -  vale anche nel settore degli screening oncologici, fiore all'occhiello della nostra Regione, in particolare per la prevenzione dei tumori del colon retto, che giustifica il mantenimento di una SOC di Gastroenterologia specializzata sul versante oncologico". "Questi sviluppi - assicura Telesca - saranno sostenuti da finanziamenti regionali, non da fantomatici finanziamenti propri, che in definitiva non esistono".

"Ciò detto, è evidente che servizi di supporto come Farmacia e Laboratorio analisi di base devono essere sviluppati in sinergia con l'ospedale di Pordenone, arricchendo le professionalità di entrambe le strutture; in questi casi la sinergia è un obbligo in quanto migliora il servizio all'utenza e riduce solo le poltrone. Il principio è stato applicato su tutto il territorio regionale".

"Non vorrei assistere al piacere sadico di qualcuno che spera di poter andare sui giornali per dire che si tagliano servizi e attaccare la Giunta regionale", conclude Telesca. "Non è certo così, gli atti amministrativi rimangono atti amministrativi, hanno valore organizzativo e sono cosa ben diversa dal mantenimento dei servizi ai cittadini; la buona qualità delle cure determina i flussi di attrazione sul campo e questa Giunta sarà sempre al fianco dell'ospedale di Pordenone e del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, nel rispetto dei loro diversi mandati".

 

22 maggio 2015
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