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Emergenze sanitarie. Riccardi: “Affronteremo subito problema mancata copertura segnale radio nel 20% del territorio regionale”

“La mancata copertura del 20 per cento del territorio regionale del segnale radio per le emergenze sanitarie rappresenta una criticità di cui sono stato informato oggi e che affronterò in via prioritaria immediatamente, in quanto bisogna garantire sicurezza a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia”. Così Riccardo Riccardi, vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia

06 GIU - “La mancata copertura del 20 per cento del territorio regionale del segnale radio per le emergenze sanitarie rappresenta una criticità di cui sono stato informato oggi e che affronterò in via prioritaria immediatamente, in quanto bisogna garantire sicurezza a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia”.  Lo ha il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, con delega alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, oggi a Palmanova a margine dell'incontro con il direttore della Protezione civile regionale, Luciano Sulli, il responsabile della sala operativa del Numero unico di emergenza (Nue) 112, Guglielmo Galasso, e il direttore della Sala operativa regionale emergenze sanitarie (Sores), Vittorio Antonaglia. Occorre notare come questo 20 per cento sia equivalente al 5% della popolazione residente in Friuli Venezia Giulia.

Come ha spiegato Riccardi questo del sistema infrastrutturale delle coperture radio, che riguarda anche gli elicotteri di soccorso, è un problema “che oggi mi è stato presentato dai responsabili della struttura con il giusto equilibrio ma anche con determinazione: un'emergenza da governare mettendo in atto una rapida programmazione che preveda le soluzioni progettuali idonee e le risorse adeguate”.

Nel corso dell'incontro il vicepresidente ha visitato le sale operative del Nue e del Sores, dove ha affrontato le questioni legate a quelle problematicità legate al 112 manifestatesi in particolar modo all'avvio del servizio. Tra i dati emersi nel corso delle relazioni dei responsabili nel Nue - che può contare attualmente su 28 addetti dipendenti regionali assunti a tempo indeterminato di livello "B" - oltre alla media di 1400 chiamate al giorno relativamente al mese dello scorso marzo, è stata registrata l'incidenza delle richieste provenienti dall'area triestina, che rappresentano circa il doppio rispetto al resto della Regione.

Al vicepresidente è stato sottoposto anche il problema dei picchi di chiamate da una stessa zona che provocano un disagio sui tempi di attesa per le risposte degli operatori. Allo stesso modo è stata illustrata, per quel che riguarda il Sores, la criticità relativa alla sospensione della connettività che in alcune occasioni coinvolge il Datacenter di Insiel e che provoca periodi di temporanea indisponibilità di tutti i servizi facenti capo alle aziende sanitarie e agli ospedali.

“Sarà mia urgenza - ha sottolineato Riccardi - affrontare al più presto tutti questi problemi. L'aspetto tecnologico rappresenta infatti un pilastro nella qualità del servizio al cittadino . A tal fine voglio vedere al più presto i vertici di Insiel”.

Infine il vicepresidente ha evidenziato l'esigenza di sviluppare maggiormente l'applicazione per smartphone del Nue 112, attualmente scaricata dall'1 per cento della popolazione regionale. Una percentuale, come ha osservato Riccardi, che può essere migliorata, in considerazione del numero di persone che sono attive sui social e utilizzano quotidianamente la rete.

L'App del Nue 112 infatti, come è stato spiegato da Guglielmo Galasso, offre un servizio funzionale alla gestione delle emergenze, garantendo la tracciabilità immediata di chi chiede assistenza, permettendo in questo modo ai soccorritori di gestire l'intervento in maniera molto più rapida.

06 giugno 2018
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