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Aggressioni al personale. Uil Fpl, Fials e Cgil chiedono risposte urgenti

Il personale sanitario “deve poter svolgere le proprie attività senza il timore di essere aggredito né fisicamente né verbalmente”, osserva Fabio Pototschnig, segretario regionale Fials/Confsal. Il segretario della Uil Fpl Luciano Bressan annuncia “una proposta di legge da presentare in Parlamento ed in Consiglio Regionale per contrastare il problema.”, ma per Orietta Olivo (Cgil Fp) non è sufficiente una legge: “Mancano dipendenti che possano erogare i sevizi, come ad esempio quello di abbassare le liste di attesa”.

21 GIU - Dagli ultimi studi fatti dai vari istituti ordinistici e dai sindacati di comparto, si stima che oltre il 50% degli operatori sanitari ha subito delle aggressioni verbali e circa un 5% è stato vittima di violenza fisica. D’altro canto, il Ministro della Salute continua a fare il pressing al senato per l’approvazione del DDL per contrastare la violenza sugli operatori sanitari, al palo da oltre un anno. Anche in Friuli Venezia Giulia, sugli episodi delle aggressioni al personale ospedaliero, si è visto un trend in crescita, in particolare nei pronti soccorso. Nei vari nosocomi le varie sigle sindacali cercano di fare sentire la propria voce sul tema.  

“Per garantire la sicurezza nei posti di lavoro contro le aggressioni fisiche e/o verbali – spiega il Segretario generale regionale UIL FPL FVG Luciano Bressan - stiamo raccogliendo le firme in tutte le aziende ospedaliere, pubbliche amministrazioni e strutture private, con un grosso consenso da parte di tutti gli operatori, per presentare in Parlamento ed in Consiglio Regionale una proposta di legge per contrastare il problema”.
Lavorare in condizioni di precarietà del personale comporta già per di per sé un problema molto grosso; se ci aggiungiamo anche il rischio di essere aggrediti, svolgere il proprio compito diventa difficilissimo. “Riteniamo che il personale di tutte le strutture aziendali dev'essere messo nelle condizioni di poter svolgere le proprie attività – dice Fabio Pototschnig Segretario Regionale FIALS/Confsal FVG - senza il timore di essere aggredito né fisicamente né verbalmente. E’ necessario porre fine a questo problema con tutte le azioni utili anche sulla base di quanto ha annunciato il Ministro Giulia Grillo. Auspichiamo in una veloce approvazione del DDL contro la violenza. Siamo convinti che iniziative dirette alla tutela dei lavoratori siano un investimento più che legittimo, considerato che tutto il personale è il vero patrimonio negli ospedali, un capitale che dev'essere salvaguardato”.

A puntare il dito sul fenomeno e, soprattutto, sulle cause, è il Segretario generale CGIL FP FVG Orietta Olivo: “Cerchiamo di dare una risposta al problema della violenza che sta diventando sempre più grave e, quello che è più allarmante, è che sta diventando all’ordine del giorno in tutti gli Enti pubblici...Alla base del problema c’è la carenza del personale e dei servizi. Dopo anni di campagna mediatica, iniziata allora da il buon Brunetta, contro il dipendente pubblico, è riuscito a convincere tutti che questi lavoratori erano troppi ed erano fannulloni. Risultato: meno dipendenti, meno servizi e più esasperazione per l’utenza. Per fare fronte a questo problema non è sufficiente solo un DDL. mancano dipendenti che possano erogare i sevizi, come ad esempio quello di abbassare le liste di attesa. Non serve avere tac e risonanza magnetica più evoluta se poi mancano degli operatori che le fanno funzionare. Dovremmo imparare dalla Regione Emilia Romagna che per dare servizi migliori agli utenti ha puntato sulle assunzioni”.

Endrius Salvalaggio

21 giugno 2019
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