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Question time/2. Speranza su bonus psicologico: “Pronto a sostenere iniziativa parlamentare”


"In manovra già stanziati 20 milioni per il disagio psicologico di bambini e adolescenti, che si trasformeranno in assunzioni di persone che si faranno carico dei problemi dei più piccoli; 10 milioni per l'accesso a servizi psicologici delle fasce più debol; poi, ancora, 8 milioni per il potenziamento dei servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e adolescenziale". Così il ministro della Salute rispondendo al question time di Serracchiani (PD).

12 GEN - "Avevo dato parere favorevole all'emendamento per bonus psicologo, non andato a buon fine per problemi finanziari. E' benvenuta in tal senso ogni iniziativa parlamentare che sosterrò con ogni energia. Insieme si può rafforzare la risposta a questa domanda di assistenza". 
 
Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo in aula alla Camera all'interrogazione sul tema presentata da Debora Serracchiani (PD).
 
Di seguito la risposta integrale del ministro Speranza.
 
"Ringrazio gli interroganti per aver posto all'attenzione del Parlamento un tema che, personalmente, considero cruciale in questo particolare momento storico. La mia opinione, ma non solo la mia opinione, sono le indicazioni dell'OMS, è che la salute mentale è rilevante quanto la salute fisica e non può esserci salute senza salute mentale. E non vi è alcun dubbio che il COVID, ahimè, con le difficoltà, il peso e il carico di problematicità che con esso sono venute, abbia senz'altro reso ancora più complicata e più impellente questa sfida. Sono le ragioni che mi hanno portato a svolgere, 20 anni dopo la prima conferenza, la Conferenza nazionale sulla salute mentale e sono le ragioni che mi hanno portato a candidare l'Italia per ospitare, nell'autunno prossimo, il summit mondiale sulla salute mentale, dopo l'ultimo summit che si è svolto nel 2021 a Parigi.
 
Non vi è alcun dubbio che dobbiamo investire di più su questo ambito fondamentale e la mia opinione è che dobbiamo farlo su tutte le strade possibili e con tutti gli strumenti a nostra disposizione. Riconosciamo, però, in primis gli strumenti già messi in campo, perché in questa legge di bilancio c'è stato un investimento inedito di 38 milioni di euro che non può passare inosservato: 20 milioni per il disagio psicologico di bambini e adolescenti, che si trasformeranno in assunzioni di persone che si faranno carico dei problemi dei più piccoli; 10 milioni per l'accesso a servizi psicologici delle fasce più deboli, in modo particolare i pazienti oncologici che, come è noto, hanno bisogno in modo particolare di un sostegno e di un'assistenza nei momenti più complicati della loro esistenza; poi, ancora, 8 milioni per il potenziamento dei servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e adolescenziale e anche questo io credo che sia un punto strategico del nostro lavoro.
 
Basta? Io penso sicuramente di no. Credo che dobbiamo fare di più, ma credo che questi siano primi passi che dobbiamo insieme valorizzare. Io personalmente, nella mia funzione di Ministro, sosterrò tutte le iniziative che vanno nella direzione di una maggiore attenzione della salute mentale e di una maggiore cura e assistenza rispetto a questo tema, che giudico veramente decisivo. Questo mi aveva portato, tra l'altro, da Ministro della Salute a dare parere favorevole a quell'emendamento che doveva essere finanziato, come è noto, dal fondo del Parlamento. Poi una parte di quei fondi, purtroppo, non sono stati messi effettivamente a disposizione e non si è verificata, quindi, la possibilità di poter approvare e di portare fino in fondo quell'emendamento, chiaramente per problemi di natura di copertura (quindi, di natura finanziaria).
 
La mia personale opinione è che dobbiamo rafforzare a tutti i livelli la capacità di assistenza del nostro Paese su questo tema e sono per farlo dentro una grande alleanza in cui il Governo deve fare la propria parte - e io credo che l'abbia fatta con i numeri che ho provato qui a riportare - e il Parlamento pure deve fare la propria parte e su questo ambito è benvenuta ogni iniziativa che io sosterrò con ogni energia. Credo che abbiamo bisogno anche di un patto con quelle società scientifiche e con quel mondo esterno che si è mobilitato e che credo ci abbia dato un segnale importante e giusto. Quindi, la mia opinione è che questa iniziativa non vada lasciata cadere ma che insieme si possa lavorare per rafforzare ancora di più la capacità del nostro sistema sanitario di dare una risposta adeguata a questa domanda di assistenza, che mai come in questo tempo difficile è in crescita e va tenuta nella debita attenzione".

12 gennaio 2022
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