Tumori. Malavasi (Pd): “Governo introduca rimborsabilità dei supplementi nutrizionali orali nei Lea”
Circa il 50% dei pazienti oncologici è a rischio malnutrizione e questa viene riscontrata nel 30% dei pazienti già a partire dalla prima diagnosi. La malnutrizione per difetto, una vera e propria “malattia nella malattia”, può condurre, nei soggetti più fragili, a un aumento di 2,6 volte del tasso di mortalità dei pazienti
10 GEN - “Tra le attività necessarie per garantire una corretta presa in carico del paziente oncologico, rientra lo screening precoce dello stato nutrizionale, fondamentale per la riuscita delle terapie oncologiche e per aumentare il tasso di sopravvivenza dei pazienti, in quanto finalizzate alla prescrizione di supporti nutrizionali specifici per chi non riesce, a causa della malattia, ad alimentarsi normalmente. I supplementi nutrizionali orali (ONS), infatti, sono volti al trattamento nutrizionale di pazienti affetti da patologie che determinano difficoltà ad alimentarsi con i comuni alimenti. Con un'interrogazione ho chiesto al Ministro Schillaci se non ritenga opportuno adottare urgenti iniziative, al fine di rendere più efficaci le terapie salvavita introducendo la rimborsabilità degli ONS nei LEA anche per i pazienti affetti da tumore allo stomaco, pertanto gastrectomizzati, e per i pazienti affetti da tumore testa-collo e se in attesa dell’introduzione della rimborsabilità degli ONS nei LEA se non ritenga opportuna l’istituzione di uno specifico fondo volto a garantire screening nutrizionali gratuiti, appena diagnosticata la patologia tumorale, nonché la rimborsabilità da parte del SSN di alcuni supplementi nutrizionali in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale anche fuori dal setting ospedaliero”. Lo scrive in una nota
Ilenia Malavasi, deputata del Pd e componente della commissione Affari Sociali
“Come riportato dal documento scientifico redatto da Alleanza Contro il Cancro (ACC) nel luglio 2022, prosegue Malavasi, circa il 50% dei pazienti oncologici è a rischio malnutrizione e questa viene riscontrata nel 30% dei pazienti già a partire dalla prima diagnosi. La malnutrizione per difetto, una vera e propria “malattia nella malattia”, può infatti condurre, nei soggetti più fragili, a un aumento di 2,6 volte del tasso di mortalità dei pazienti, di tre volte il tasso di complicanze e del 30 per cento la durata della degenza rispetto ai pazienti con uno stato nutrizionale nella norma, con un conseguente aumento dei costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN). A fronte di questi dati, emerge chiaramente come per migliorare i tassi di guarigione dal cancro è fondamentale garantire a tutti i malati un adeguato supporto nutrizionale, e che questo sia economicamente vantaggioso per il sistema sanitario, che potrebbe vedere una ottimizzazione delle proprie spese, con una diminuzione del numero degli accessi in pronto soccorso e una riduzione dei ricoveri e delle degenze. Crediamo sia necessario un impegno maggiore del Ministero della Salute su questo fronte anche nell’ottica di applicare in modo omogeneo nelle Regioni le “Linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici”, conclude la deputata dem.
10 gennaio 2024
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