“Sì, tratteremo i contratti del comparto sanità. Ma ciò che noi come governo dovevamo portare sul tavolo lo abbiamo già fatto un anno e tre mesi fa, quando le trattative sono iniziate. Negli ultimi giorni è ripreso il dialogo sulla parte normativa del contratto”. È quanto afferma il Ministro della Pa Paolo Zangrillo che in un’intervista a La Stampa interviene nuovamente sulla complessa trattativa per il rinnovo del contratto del Comparto Sanità 2022-2024.
“Considero abbastanza surreale – prosegue - che ci siano dei sindacati che fanno ancora ostruzionismo. Questa è la prima volta nella storia repubblicana che un governo mette 20 miliardi sui contratti pubblici in due manovre di bilancio che insieme valgono circa 60 miliardi, garantendo la continuità contrattuale e non proroghe che durano due-tre anni”.
Zangrillo poi ricorda: “Io sono arrivato nel 2022 e per buona parte del mio mandato ho dovuto lavorare sulle annate 19-21 che non erano ancora state chiuse. Le risorse che noi abbiamo messo, invece, copriranno le spese fino al 2030, garantendo un incremento retributivo del 6-7% per ciascuna tornata. Ma a fronte di questo Cgil e Uil parlano ancora di "poche risorse". E allora perché non hanno alzato le stesse barricate nel 2016-2018 (governo Gentiloni, ndr), quando con un'inflazione accumulata al 12% hanno accettato un contratto con aumenti del 3-4%? La loro mi sembra una posizione politica”.