Non autosufficienza, oncologia pediatrica e servizi territoriali. Ecco le proposte del Ministero del Lavoro per la manovra
di G.R.
Nella bozza del Ministero del Lavoro per la Legge di Bilancio 2026 emergono alcune misure sanitarie mirate: incremento del fondo per l’assistenza oncologica pediatrica, introduzione della copertura Long Term Care nella previdenza complementare, potenziamento dei Punti unici di accesso con 1.250 nuove assunzioni e finanziamento stabile per il Runts. Interventi che rafforzano la prevenzione e l’integrazione sociosanitaria. LA BOZZA
09 OTT -
La legge di Bilancio è attesa all'inizio della prossima settimana in Consiglio dei Ministri. Intanto, è pronta la bozza con le proposte elaborate dal Ministero del Lavoro che contiene alcune misure con potenziale impatto sul sistema sanitario, in particolare sul versante della prevenzione, assistenza e sanità integrativa. Si tratta di interventi mirati, che riguardano specifici fondi, categorie fragili e la promozione della previdenza sanitaria complementare, in un’ottica di integrazione tra sociale e sanitario.
Fondo per l’assistenza dei bambini affetti da malattia oncologica
Viene previsto un incremento delle risorse del Fondo per l’assistenza dei bambini colpiti da tumori per il triennio 2026-2028. Sebbene non sia specificato l’importo dettagliato per ciascun anno, l’onere complessivo stimato è di 2 milioni di euro, destinati a sostenere economicamente le famiglie e, potenzialmente, a migliorare il coordinamento con le strutture sanitarie pediatriche specializzate.
Deroga ai vincoli assunzionali per operatori sociali nei Pua
Il Ministero propone una deroga ai vincoli di spesa per consentire l’assunzione di 1.250 operatori sociali presso i Punti unici di accesso (Pua), con un investimento previsto di 50 milioni di euro. I PUA sono strumenti centrali nella gestione integrata sociosanitaria, soprattutto per l’accesso ai servizi territoriali da parte di anziani, disabili e persone non autosufficienti. Questo intervento rafforza l’asse tra sanità e servizi sociali, in particolare nell’ambito della presa in carico delle cronicità e della domiciliarità.
Copertura Long Term Care (Ltc) nella previdenza complementareViene introdotta la possibilità di attivare coperture assicurative per la non autosufficienza (Ltc) attraverso i fondi di previdenza complementare. Le forme pensionistiche complementari dovranno includere, anche tramite convenzioni assicurative, prestazioni legate al rischio di non autosufficienza nello svolgimento degli atti della vita quotidiana (es. cura personale, alimentazione, mobilità). La norma prevede che il lavoratore possa rifiutare questa destinazione, ma solo in assenza di specifici contributi del datore di lavoro. Una misura che si inserisce nel quadro dell’invecchiamento attivo e della prevenzione sanitaria a lungo termine, con potenziale impatto anche per i lavoratori sanitari iscritti alla previdenza integrativa.
Registro Unico del Terzo Settore (Runts)Anche se non strettamente sanitario, l’articolo prevede un aumento stabile di 5 milioni di euro annui per il funzionamento del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, che include molte realtà sociosanitarie, come associazioni di volontariato attive nella prevenzione, assistenza domiciliare, cure palliative e riabilitazione.
G.R.
09 ottobre 2025
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