Malavasi (Pd): “Solo 80 milioni per psicologi e salute mentale? Troppo poco per una vera svolta”
"Il Governo ha annunciato uno stanziamento complessivo di 80 milioni di euro, destinato sia al potenziamento degli interventi psicologici che all’introduzione dello psicologo di famiglia. È un investimento per noi insufficiente: è una cifra dal valore prevalentemente simbolico, considerando che solo per finanziare la legge sullo psicologo di base sarebbero necessari almeno 90 milioni. Si tratta quindi di un primo passo, ma non possiamo accontentarci. Occorre un investimento strutturale e duraturo".
14 OTT -
"In occasione della recente Giornata Mondiale della Salute Mentale, ho voluto ribadire quanto sia fondamentale riconoscere la salute mentale come parte integrante del diritto alla salute e del benessere complessivo delle persone. Non possiamo più permetterci di relegare questo tema ai margini dell’agenda politica. Ho accolto quindi con favore l’esito dell’incontro che si è tenuto presso il Ministero della Salute con il Consiglio nazionale degli Ordini degli psicologi (Cnop) , nel quale è stata riconosciuta la necessità di investire, già nel breve termine, sulla prevenzione e sull’intervento psicologico precoce, nonché il ruolo centrale della professione psicologica all’interno del nostro sistema sanitario".
Così Ilenia Malavasi, deputata Pd della commissione affari sociali.
"Dobbiamo, tuttavia, rilevare con preoccupazione - ha proseguito - che all’interno del Piano per la salute mentale, il Governo ha annunciato uno stanziamento complessivo di 80 milioni di euro, destinato sia al potenziamento degli interventi psicologici che all’introduzione dello psicologo di famiglia. È un investimento per noi insufficiente: è una cifra dal valore prevalentemente simbolico, considerando che solo per finanziare la legge sullo psicologo di base sarebbero necessari almeno 90 milioni. Si tratta quindi di un primo passo, ma non possiamo accontentarci. Occorre un investimento strutturale e duraturo, capace di rispondere davvero ai bisogni delle persone e alle richieste sempre più pressanti provenienti dai territori".
"Perché queste dichiarazioni non restino solo buone intenzioni, servono azioni concrete: risorse adeguate e vincolate, non interventi una tantum; accesso uniforme ai servizi psicologici, superando disuguaglianze territoriali e lunghe attese; integrazione reale tra professioni sanitarie e sociali, con risposte multidisciplinari al disagio; prevenzione e intervento precoce, in particolare nei contesti scolastici e lavorativi e territoriali; valorizzazione del ruolo degli psicologi, con percorsi di stabilizzazione e riconoscimento contrattuale. Il benessere psicologico è una priorità sanitaria e sociale. Noi crediamo che il diritto alla salute mentale debba essere pienamente riconosciuto e garantito in ogni parte del nostro Paese", conclude Malavasi.
14 ottobre 2025
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