DFP. Via libera da Palazzo Chigi. Spesa sanitaria in crescita in valori assoluti, ma l’incidenza sul Pil resterà stabile al 6,4% fino al 2028

DFP. Via libera da Palazzo Chigi. Spesa sanitaria in crescita in valori assoluti, ma l’incidenza sul Pil resterà stabile al 6,4% fino al 2028

DFP. Via libera da Palazzo Chigi. Spesa sanitaria in crescita in valori assoluti, ma l’incidenza sul Pil resterà stabile al 6,4% fino al 2028
Secondo il DFP, la spesa sanitaria è destinata a crescere dai 138,3 miliardi di euro del 2024 ai 151,6 miliardi nel 2027, con una proiezione in aumento anche per il 2028. In termini di incidenza sul PIL, il rapporto si attesta al 6,4% per l'intero periodo 2025-2028, mostrando una certa stabilità grazie all’andamento parallelo tra spesa e crescita economica​. Per la sanità la crescita futura sarà influenzata anche dalle trasformazioni attese nella medicina territoriale e nella digitalizzazione dei servizi sanitari, ambiti nei quali il Pnrr giocherà un ruolo chiave. TESTO 1, TESTO 2

Il consiglio dei ministri del 9 aprile ha approvato il nuovo Documento di finanza pubblica (DFP), incentrato principalmente sulla rendicontazione dei progressi fatti nell’attuazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-29. Il DFP è stato trasmesso alle Camere e alla Presidenza della Repubblica.

“A fronte dell’elevato grado di incertezza che caratterizza il contesto internazionale, si conferma l’approccio prudenziale delle stime elaborate” ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Le previsioni relative al PIL reale indicano per il 2025 una crescita dello 0,6 per cento, in aumento allo 0,8 per cento nel 2026 e 2027 grazie alla spinta dei consumi. Andamento confermato anche nel 2028. I dati di consuntivo per il 2024 hanno mostrato un deficit in miglioramento, ancor più marcato rispetto a quanto previsto nel PSBMT e nel DEF, attestandosi al 3,4 per cento del PIL (anziché al 3,8 per cento previsto nel PSBMT e al 4,3 per cento nel DEF).

La Sezione II del DFP offre un quadro dettagliato delle dinamiche previste per la sanità pubblica e per il sistema socioassistenziale italiano fino al 2028. Le stime, formulate a legislazione vigente, evidenziano una crescita costante della spesa sanitaria in valori assoluti, ma un’incidenza sul PIL che rimane sostanzialmente stabile. Parallelamente, anche la spesa per le prestazioni sociali – che include anche le pensioni – si conferma su livelli elevati, segnando un’importante tendenza strutturale.

Secondo il DFP, la spesa sanitaria è destinata a crescere dai 138,3 miliardi di euro del 2024 ai 151,6 miliardi nel 2027, con una proiezione in aumento anche per il 2028. In termini di incidenza sul PIL, il rapporto si attesta al 6,4% per l’intero periodo 2025-2028, mostrando una certa stabilità grazie all’andamento parallelo tra spesa e crescita economica​.

Il trend di incremento è attribuito a fattori multipli:
– rinnovi contrattuali nel comparto sanitario,
– investimenti legati al PNRR,
– incremento dei fondi per la dirigenza sanitaria e il personale infermieristico.
Nel contesto del pubblico impiego, si segnala che la spesa per i redditi da lavoro dipendente, comprensiva di quella del personale sanitario, passa da 196,6 miliardi nel 2024 a 207 miliardi nel 2027, con un tasso medio di crescita annuale intorno al 2%​.

La spesa per prestazioni sociali che comprende pensioni, assegni di inclusione, ammortizzatori sociali e altre forme di supporto, è destinata a crescere in modo sostenuto:
– da 446 miliardi nel 2024 a 484,6 miliardi nel 2027,
– mantenendo un’incidenza sul PIL attorno al 20,3-20,4%.

Le pensioni costituiscono la quota principale: 336,9 miliardi nel 2024, destinati a salire a 365,6 miliardi nel 2027. Le altre prestazioni – come assegno unico, invalidità civile e sussidi – mostrano un incremento più contenuto, ma restano significative con circa 119 miliardi nel 2027​.

L’aumento è influenzato da diversi elementi:
– rivalutazione ai prezzi delle pensioni (indicizzazione),
– nuovi accessi al pensionamento anticipato (Quota 103),
– potenziamento di misure come l’assegno di inclusione e i congedi parentali,
– introduzione di nuovi contributi per la natalità e sostegni economici a famiglie a basso reddito​.

Nel lungo periodo, la spesa pensionistica in rapporto al PIL è prevista in crescita fino a raggiungere il 17,1% entro il 2040, per poi stabilizzarsi. Questo andamento riflette gli effetti della transizione demografica, con l’aumento della popolazione anziana e l’uscita dal lavoro di numerose coorti nate nel boom demografico del dopoguerra​.

Per la sanità, invece, la crescita futura sarà influenzata anche dalle trasformazioni attese nella medicina territoriale e nella digitalizzazione dei servizi sanitari, ambiti nei quali il PNRR gioca un ruolo chiave.

Il quadro delineato dal DFP 2025 mostra un sistema sanitario e socioassistenziale in progressivo ampliamento, sostenuto da investimenti ma chiamato a misurarsi con la sostenibilità a lungo termine. Le sfide sono numerose: dalla necessità di un equilibrio tra spesa e PIL, alla gestione dell’invecchiamento della popolazione, passando per il rafforzamento della sanità territoriale.

G.R.

G.R.

11 Aprile 2025

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