Dopo l’intervento di De Filippo/1. Mangiacavalli (Ipasvi): “Rotta giusta. Gli infermieri sono pronti”

Dopo l’intervento di De Filippo/1. Mangiacavalli (Ipasvi): “Rotta giusta. Gli infermieri sono pronti”

Dopo l’intervento di De Filippo/1. Mangiacavalli (Ipasvi): “Rotta giusta. Gli infermieri sono pronti”
Unitarietà e concertazione la chiediamo ogni giorno e ogni volta che qualcuno chiude strumentalmente una porta per evitarle. Speriamo che la volontà di De Filippo si consolidi in azioni reali che diano i loro veri frutti e non restino ancora solo belle parole e giuste intenzioni scritte sulla carta

Essere ascoltati a volte fa piacere: sono mesi (se non anni) che chiediamo l’attivazione della cabina di regìa tra le professioni per disegnare insieme un nuovo modello di assistenza che sia più utile ai cittadini ed efficiente rispetto a un servizio pubblico che perde ogni anno “pezzi”, economicamente parlando, ed è tenuto insieme dal collante di chi opera al suo interno con sacrifici che dovrebbero essere evidenti.
 
Che dire: il sottosegretario De Filippo ha ragione e noi siamo pronti ad accogliere il suo auspicio e il suo programma. Come potrebbe essere diversamente visto che non facciamo altro che ripetere che l’unica via percorribile è quella della concertazione su un nuovo e moderno modello di assistenza?
 
Noi lo diciamo e lo ripetiamo. Purtroppo però – senza nemmeno entrare nel merito di un lungo elenco di esigenze che dovrebbero essere affrontate ai tavoli di concertazione e non con proclami mediatici – gli infermieri non sono l’unica tessera del puzzle di cui è composto il Ssn: una volta che sono “al loro posto” non è detto che l’immagine del nuovo modello sia chiara.
 
Ci auguriamo che davvero il sottosegretario De Filippo riesca ad abbattere gli steccati che molte professioni hanno innalzato per difendere posizioni obsolete rispetto all’evoluzione ed innovazione nei sistemi sanitari ed organizzativi, e che riesca a superare il presenzialismo di alcuni sindacati, che fanno del contratto un vero palcoscenico per mostrare la loro fisicità, ma non la loro capacità. Così alla fine abbiamo risorse distribuite a pioggia e sempre di più a chi già ne ha. Abbiamo posizioni dimenticate perché di pochi e situazioni ignorate perché non interessano alle molte lobby che spesso invadono campi non loro del Ssn. Abbiamo norme che disegnano una cornice anche giuridica diversa in cui però nessuno vuole mettere il giusto quadro.
Sia chiaro: non c’è riferimento a nessuna categoria o sindacato in particolare, ma a situazioni ricorrenti che finora hanno paralizzato o quantomeno rallentato l’evoluzione del modello efficiente e di qualità che tutti dicono di volere per il servizio pubblico. Dicono…
 
Siamo “produttori di salute”. Il sistema lo è. Ed è vero che chi lavora in prima linea deve far fronte a esigenze pesanti e anche spesso non proprie della sua professione. E’ vero che l’obiettivo di tutti è la soddisfazione di bisogni e necessità di salute dei pazienti. E’ vero che nessuno può essere capro espiatorio od ostaggio di esigenze economiche che con la professione e la professionalità non hanno nulla a che fare. Le verità però si fermano qui. Alla soglia di quei tavoli, di quelle cabine di regìa che sono tutte sulla carta ma che molti preferiscono ignorare per non mettere in gioco situazioni acquisite in passato che oggi forse dovrebbero avere il coraggio di cambiare.
 
La rotta che il sottosegretario ha indicato è quella giusta. E’ anche la nostra rotta e, speriamo, dei sindacati che rappresentano noi e le altre categorie di professionisti.
Ora per condurre la nave del Ssn in un porto sicuro – soprattutto per i pazienti – il sottosegretario e chi lavora al suo fianco, deve arruolare un equipaggio efficiente, capace e che non minacci continui ammutinamenti per ogni grado di rotta da modificare, per ogni refolo diverso di vento da affrontare.
 
Noi ci siamo e ci siamo sempre stati. Unitarietà e concertazione la chiediamo ogni giorno e ogni volta che qualcuno chiude strumentalmente una porta per evitarle. Speriamo che la volontà di De Filippo si consolidi in azioni reali che diano i loro veri frutti e non restino ancora – come da mesi, da anni direi, accade – solo belle parole e giuste intenzioni scritte sulla carta.
 
Barbara Mangiacavalli
Presidente Federazione nazionale Ipasvi

 

Barbara Mangiacavalli

16 Agosto 2015

© Riproduzione riservata

L’Unione Europea lancia il suo primo Piano anti-crisi sanitarie
L’Unione Europea lancia il suo primo Piano anti-crisi sanitarie

Dopo la lezione bruciante della pandemia di COVID-19, l'Unione Europea si dota di una cassetta degli attrezzi condivisa per affrontare le prossime crisi sanitarie. Il Piano, presentato oggi, non è...

Crioconservazione ovociti. Raddoppiata in 10 anni la domanda. Ministero della Salute: “Fenomeno da disciplinare”
Crioconservazione ovociti. Raddoppiata in 10 anni la domanda. Ministero della Salute: “Fenomeno da disciplinare”

Il “social freezing”, la crioconservazione degli ovociti per ragioni non mediche, è un fenomeno in netta crescita in Italia, seppur in un vuoto normativo che il Governo si impegna a...

Rsa. Per la “lungoassistenza” il Ssn paga il 50% delle rette. Pd: “Famiglie allo stremo”
Rsa. Per la “lungoassistenza” il Ssn paga il 50% delle rette. Pd: “Famiglie allo stremo”

Un fondo da 100 milioni di euro annui a partire dal 2026 per l’assistenza ai malati di Alzheimer e altre demenze senili, e assunzioni in deroga ai vincoli di spesa...

Dai vaccini ai test aumentano i servizi in farmacia e meno burocrazia per i pazienti cronici. Ok dalla Camera, il Ddl Semplificazioni diventa legge
Dai vaccini ai test aumentano i servizi in farmacia e meno burocrazia per i pazienti cronici. Ok dalla Camera, il Ddl Semplificazioni diventa legge

Con il via libera definitivo della Camera, il Ddl Semplificazioni diventa legge e porta con sé un pacchetto di novità che promette di cambiare concretamente la quotidianità di pazienti, medici...