Ritardi nelle prestazioni di anatomia patologica dell’Asp di Trapani. Schillaci: “Il Ministero ha avviato un’ispezione in loco”

Ritardi nelle prestazioni di anatomia patologica dell’Asp di Trapani. Schillaci: “Il Ministero ha avviato un’ispezione in loco”

Ritardi nelle prestazioni di anatomia patologica dell’Asp di Trapani. Schillaci: “Il Ministero ha avviato un’ispezione in loco”
"La regione, oltre ad aver avviato un accertamento ispettivo, ha convocato il 5 marzo scorso le aziende e gli enti sanitari dell'area metropolitana di Palermo, nonché l'Asp di Catania, per porre in essere interventi finalizzati alla risoluzione delle problematiche in questione. Il direttore sanitario dell'Asp di Trapani ha comunicato il numero dei campioni non ancora refertati nel 2024 e 2025 e, conseguentemente, tutte le aziende interpellate hanno assicurato la propria disponibilità".

“Per quanto concerne la segnalazione relativa ai gravi disservizi dovuti ai ritardi nell’erogazione delle prestazioni di anatomia patologica dell’ASP di Trapani, faccio presente che ho dato disposizioni al fine di avviare un’ispezione in loco da parte del Ministero, ispezione che, allo stato attuale, è in corso”.

Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo oggi pomeriggio in Aula alla Camera al question time ad un‘interrogazione sul tema presentata da Ida Carmina (M5S).

Di seguito la risposta integrale del ministro Schillaci:

“Ringrazio gli onorevoli interroganti. Con riferimento alla richiesta di adozione di iniziative sul sistema delle nomine in sanità, vorrei evidenziare che, ad oggi, è in vigore un’apposita disciplina per il conferimento degli incarichi di direttore generale amministrativo e sanitario degli enti del Servizio sanitario nazionale, al fine di superare i problemi correlati alle nomine aziendali che, in molti casi, hanno portato alla scelta di manager privi delle necessarie specifiche competenze tecniche e gestionali.

Con il decreto legislativo del 4 agosto 2016, nel rispetto del riparto delle competenze Stato-Regioni, si è intervenuti adottando soluzioni volte ad assicurare un progressivo affievolimento della discrezionalità nell’assegnazione degli incarichi.

Per favorire la scelta dei migliori, al di fuori di eventuali influenze della politica regionale, e subordinare quindi la nomina dei direttori generali a valutazioni di tipo esclusivamente tecnico, si è ritenuto di dover prevedere una selezione nazionale volta a verificare che tutti coloro che parteciperanno alle selezioni locali per il conferimento degli incarichi siano effettivamente in possesso di specifici requisiti.

Le regioni, previa pubblicazione di un apposito avviso pubblico relativo all’incarico che si intende attribuire, provvedono a nominare i direttori generali esclusivamente tra gli iscritti all’elenco nazionale presente presso il Ministero della Salute e che hanno manifestato il proprio interesse.

La selezione dei candidati viene, poi, effettuata con una valutazione per titoli e colloqui da una commissione regionale, anche tenendo conto di eventuali provvedimenti di accertamento della violazione degli obblighi in materia di trasparenza, composta da esperti indicati da qualificate istituzioni scientifiche indipendenti.

Questa commissione propone al presidente della regione una rosa di candidati, all’interno della quale viene scelta la persona che presenta i requisiti maggiormente coerenti con le caratteristiche dell’incarico.

Ferma restando la disciplina fin qui richiamata, per quanto concerne la segnalazione relativa ai gravi disservizi dovuti ai ritardi nell’erogazione delle prestazioni di anatomia patologica dell’ASP di Trapani, faccio presente che ho dato disposizioni al fine di avviare un’ispezione in loco da parte del Ministero, ispezione che, allo stato attuale, è in corso.

In merito a quanto riportato nell’interrogazione, rappresento quanto mi è stato riferito dall’assessorato alla salute della regione Sicilia. Nello specifico, la regione, oltre ad aver avviato un accertamento ispettivo, ha convocato il 5 marzo scorso le aziende e gli enti sanitari dell’area metropolitana di Palermo, nonché l’ASP di Catania, per porre in essere interventi finalizzati alla risoluzione delle problematiche in questione. Il direttore sanitario dell’ASP di Trapani ha comunicato il numero dei campioni non ancora refertati nel 2024 e 2025 e, conseguentemente, tutte le aziende interpellate hanno assicurato, in un’ottica di rete, la propria disponibilità a garantire un’attività di refertazione dei campioni di anatomia patologica per azzerare la lista d’attesa.

Il Piano straordinario si è concluso nel rispetto del termine prestabilito. Tuttavia, l’assessorato ha comunicato che, dagli esiti e dai riscontri documentali, è emerso l’utilizzo di procedure non sempre coerenti con quelle previste dalle linee guida del Ministero della Salute.

Infine, concludo rappresentando che la regione Sicilia ha comunicato che è in corso tuttora un approfondimento sugli esiti dell’accertamento ispettivo, dal quale sono emerse criticità per la decisione da parte della regione dei provvedimenti che si riterranno più opportuni, e che le risultanze degli approfondimenti saranno comunicate al mio Ministero, che valuterà la sussistenza delle condizioni per adottare eventuali azioni che si renderanno necessarie”.

La replica di Andrea Quartini (M5S). Grazie, Presidente. è fuori discussione che ci sia un collasso sanitario nella regione Sicilia e ci siano problemi organizzativi evidentemente molto significativi. Si parla come sempre di amichettismi, di favoritismi. Non si capisce come mai questo neologismo abbia sostituito la parola “clientelismo”. Di fatto noi chiediamo a gran voce di smetterla con le nomine politiche in sanità.

Credo che questa questione sia fuori discussione.

Allo stesso tempo, noi chiediamo che venga riformato il Titolo quinto della Costituzione rispetto alla sanità, perché vogliamo che la sanità ritorni in capo allo Stato, perché questa roba non deve più avvenire nel nostro Paese. Tremilatrecento istologie in ritardo, 160 cittadini che si trovano ad aver avuto un problema enorme da un punto di vista oncologico.

Noi pensiamo che occorra rifinanziare la sanità, occorra assumere personale, occorra rivedere il rapporto con il privato, anche la libera professione (sia quella extra moenia che quella intra moenia). Basta propaganda, Ministro, sulle liste d’attesa. Basta. Siamo fermi al progetto che avevate presentato oltre sei mesi fa. Basta dare la colpa agli altri, governate da due anni e mezzo; in Sicilia da molto di più.

Avete dato la colpa alla Corte dei conti per il PNRR, alla magistratura sui vostri reati – o presunti tali -, all’Istat – di recente – avete dato la colpa rispetto al fallimento dell’ADI. Io direi che anche basta. Se non vogliamo anche ricordare che avete dato la colpa ai benzinai per le accise.

Noi vogliamo togliere, dal Patto di stabilità, salute, istruzione e welfare. Voi, invece, volete togliere dal Patto di stabilità le armi e gli armamenti

19 Marzo 2025

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