Stabilità. Via libera da Governo in commissione Sanità a Odg su equiparazione contrattuale specializzandi di area sanitaria

Stabilità. Via libera da Governo in commissione Sanità a Odg su equiparazione contrattuale specializzandi di area sanitaria

Stabilità. Via libera da Governo in commissione Sanità a Odg su equiparazione contrattuale specializzandi di area sanitaria
L'Ordine del giorno, presentato da Luigi d'Ambrosio Lettieri (CoR) e Andrea Mandelli (Fi), interviene sull’annosa questione della equiparazione contrattuale degli specializzandi di area sanitaria a quella dei laureati in medicina. "La normativa in vigore prevede l’applicazione di un ordinamento didattico unico valido sia per i laureati in medicina che per gli altri laureati dell'area sanitaria, ma emergono diverse disparità di trattamento contrattuale incomprensibili".

Accolto dal Governo in sede di esame della legge di Stabilità 2016 in Commissione Sanità del Senato un ordine del giorno sull’annosa questione della equiparazione contrattuale degli specializzandi di area sanitaria a quella dei laureati in medicina proposto dai senatori Luigi d’Ambrosio Lettieri (CoR) e Andrea Mandelli (FI).

L’Odg impegna il Governo a “promuovere l'effettivo riconoscimento ai laureati inclusi nel decreto del Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca di concerto con il Ministro della Salute del 4 febbraio 2015 prot. n. 68 applicando il trattamento contrattuale di formazione specialistica di cui all’articolo 37 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, e successive modificazioni".
 
“Il comma 5 dell'articolo 17 – rilevano i senatori – reca uno stanziamento aggiuntivo pari a 57 milioni di euro per il 2016, 86 milioni per il 2017, 126 milioni per il 2018, 70 milioni per il 2019 e 90 milioni annui a decorrere dal 2020, per la formazione specialistica dei medici, al fine di aumentare il numero dei relativi contratti. La normativa attualmente in vigore prevede l’applicazione di un ordinamento didattico unico valido sia per i laureati in medicina che per gli altri laureati dell'area sanitaria, ma emergono diverse disparità di trattamento contrattuale tra le due categorie di soggetti. Una sperequazione incomprensibile che deve trovare finalmente una soluzione”.

05 Novembre 2015

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