“Il nuovo Rapporto OsMed ci consegna un quadro che non possiamo ignorare. In particolare è necessario attenzionare quei fenomeni che riguardano la salute mentale dei più giovani, la fragilità degli anziani e le disuguaglianze territoriali ancora presenti nel nostro Paese”.
Così la vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone (M5S), commenta i dati diffusi oggi dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
“Il forte aumento, seppur ancora contenuto rispetto ad altri Paesi, dell’uso di psicofarmaci tra bambini e adolescenti deve spingerci a riflettere seriamente sulla carenza di interventi strutturati per la salute mentale. Servono psicologi nelle scuole, centri di ascolto territoriali e un piano nazionale di prevenzione efficace”, afferma Castellone.
La vicepresidente evidenzia poi la questione dell’aderenza terapeutica nella popolazione anziana, “una criticità che rischia di rendere inefficaci le cure croniche e di aggravare la pressione sugli ospedali in caso di peggioramenti improvvisi. È urgente rafforzare l’assistenza territoriale e domiciliare, anche attraverso l’infermiere di comunità e il coinvolgimento delle farmacie dei servizi”.
Castellone richiama anche l’attenzione sui consumi di antibiotici, ancora troppo alti e spesso non appropriati, soprattutto nel Mezzogiorno: “L’abuso e la cattiva prescrizione di antibiotici non solo sprecano risorse, ma alimentano un fenomeno grave come l’antibiotico-resistenza. Servono campagne di educazione sanitaria e programmi di stewardship antibiotica omogenei in tutto il Paese”.
Infine, la vicepresidente del Senato denuncia il ritardo italiano nell’uso dei farmaci equivalenti: “Essere terzultimi in Europa è inaccettabile. I farmaci equivalenti garantiscono la stessa efficacia e sicurezza dei marchi più noti, ma costano meno: significa risparmiare risorse pubbliche e ridurre la spesa a carico delle famiglie. È un tema di equità, non solo economico”.
“Questo rapporto – conclude Castellone – dimostra che la politica deve tornare a occuparsi della salute pubblica con una visione di sistema. Serve una strategia nazionale per la salute mentale, l’aderenza terapeutica e l’uso appropriato dei farmaci, non interventi spot o deleghe alle Regioni senza un indirizzo chiaro”.