Cisl Medici: “Che i medici muoiano sembra non interessi a nessuno”
Il Dr. Giovanni Palumbo è purtroppo l’ultimo anello, in senso cronologico, di una terribile catena di delitti che vedono colpiti i medici per la sola colpa di svolgere la loro missione, nel silenzio delle istituzioni che dopo qualche frase di circostanza dopo i delitti, lasciano i medici soli ed in balia di campagne mediatiche di assicurazioni senza scrupoli che incitano la popolazione contro i medici, e lasciandoli senza alcuna difesa. L’autore dell’ efferato omicidio del Dr. Palumbo si era reso già protagonista di una bestiale aggressione verso un altro collega e ciò nonostante era a piede libero, così libero che ha potuto sgozzare tranquillamente il povero Dr. Palumbo, stimato Professionista con una carriera che ha sempre onorato la sua disciplina, la Medicina Legale.
Scegliere di fare il medico ormai equivale ad essere un kamikaze, non esiste più il rapporto di fiducia con le persone e tanto meno la voglia di perseguire una missione. Bisogna sempre lavorare temendo non solo la gogna mediatica, ma anche, ormai, sempre più spesso le aggressioni fisiche.
La CISL Medici cercò di lanciare l’allarme già nel 2014, organizzando a Chiavari (GE) il Congresso “La Violenza su Medici e Veterinari dal Territorio all' Ospedale” dove si erano portate testimonianze e fatto proposte e ripete’ eventi analoghi in Piemonte e Lombardia. In tutti questi eventi ci fu una grande partecipazione e le istituzioni fecero tanti discorsi: era un argomento nuovo. Ora purtroppo il fenomeno è diventato dilagante e ne parlano tutti, ma nessuno ha mai preso provvedimenti concreti: le Guardie Mediche continuano ad essere in studi isolati e ad andare a domicilio di sconosciuti da sole, i posti di Polizia negli Ospedali sono stati chiusi e la violenza è sempre in agguato: tutti parlano, ma nessuno fa niente.
E’ vergognoso che in un Paese civile succedano impunemente ogni giorno aggressioni verso i professionisti della salute e poi ci si domanda perché i concorsi per medici vanno deserti! La nostra categoria è stufa di essere bistrattata, siamo esseri umani con le nostre famiglie, i nostri ideali, le nostre speranze. Nessuno si domanda perché tanti medici dipendenti del SSN ad un certo punto, se possono, anche senza aver raggiunto l’età pensionistica, si rivolgono altrove.
Dove sta andando la qualità del nostro lavoro? Sarebbe da chiedersi perché la prospettiva di vita sta diminuendo in Italia e perché, per risparmiare, la prevenzione vacilla e l’educazione sanitaria viene affidata ai vari ciarlatani del web. Vorremmo tanto che la popolazione si rendesse conto che in un prossimo futuro vivrà solo per le sue risorse e si tornerà alla selezione naturale, come oltre un secolo fa. Immaginiamo che, continuando così, presto negli Ospedali ci saranno le altre figure professionali, oltre a pochi medici che aspettano e sperano nella pensione, e riaprire il numero chiuso a Medicina sarà inutile, perché i giovani di buon senso non opteranno per un lavoro così pericoloso e poco retribuito.
La Segreteria Nazionale e la Segreteria Regionale Liguria della Cisl Medici
28 Settembre 2018
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