“Dal 5 novembre nel Lazio è entrato in vigore il nuovo sistema di Triage ed entro gennaio tutte le strutture sede di pronto soccorso passeranno a questa nuova modalità. Un grande cambiamento che ci permette di profilare in modo più appropriato il cittadino in cura nella rete dell’emergenza-urgenza. Il primo mese di monitoraggio ha già dato risultati interessanti con i pazienti in codice rosso che sono passati dal 3,7% al 4,4% (nuovo Codice 1), mentre c’è stata una netta diminuzione del codice giallo (urgenza) che è passato dal 29,6% del vecchio sistema di triage al 15% col nuovo sistema (nuovo Codice 2). Di conseguenza il codice verde che rappresentava il 63,6% del totale degli accessi in pronto soccorso si è ridotto al 39,8% (nuovo Codice 4), mentre il nuovo Codice 3 ovvero l’urgenza differibile rappresenta con il nuovo sistema il 33,9%. Questo nuovo modello ci consente di conoscere meglio e in modo più appropriato i profili degli utenti e il Lazio è la prima Regione italiana a disciplinare il manuale operativo del nuovo sistema di Triage”.
Così l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato che questa mattina ha partecipato alla presentazione del monitoraggio realizzato da Cittadinanzattiva sullo stato dei Pronto Soccorso nel Lazio.
“Il rapporto di Cittadinanzattiva è uno strumento utile che mette in risalto la necessità del potenziamento della sanità territoriale – ha detto – e su questo stiamo lavorando molto come Regione a partire da una rivoluzione nell’assistenza domiciliare integrata soprattutto per i pazienti over 65 anni che rappresenta la vera chiave di volta e su cui stiamo investendo 20 milioni di euro: dal prossimo anno contiamo di raddoppiare la presa in carico dei pazienti over 65 anni. Infine abbiamo deciso di destinare l’utile di bilancio registrato nell’ultimo anno che ammonta a 6,4 milioni di euro proprio nell’area dell’emergenza-urgenza che riguarda circa 6 mila operatori nel Lazio”.