Ecco tutte le regole per l’accesso ai corsi di laurea 2025/2026. L’8 settembre i test

Ecco tutte le regole per l’accesso ai corsi di laurea 2025/2026. L’8 settembre i test

Ecco tutte le regole per l’accesso ai corsi di laurea 2025/2026. L’8 settembre i test

Con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale n. 586 del 6 agosto 2025, il Ministero dell’Università e della Ricerca dà ufficialmente il via alla nuova stagione delle ammissioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, introducendo una serie di importanti novità che andranno ad impattare sia sulle modalità di svolgimento delle prove d’ingresso, sia sulle procedure di immatricolazione e trasferimento.

Il provvedimento si inserisce in un contesto di profondo rinnovamento del sistema di accesso all’università, in linea con le recenti riforme legislative e regolamentari, tra cui il D.Lgs. 71/2025 e i successivi decreti attuativi. L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato garantire procedure più snelle e accessibili, dall’altro valorizzare la qualità della selezione degli studenti, tenendo conto anche delle situazioni di fragilità e dei nuovi assetti organizzativi degli atenei.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità principali introdotte per l’anno accademico 2025/2026.

A partire da quest’anno, ogni università predisporrà in autonomia la propria prova di accesso, identica per tutti i corsi sanitari attivati all’interno dello stesso ateneo. Una svolta significativa rispetto al passato, che mira a responsabilizzare maggiormente gli atenei e a garantire una maggiore coerenza interna tra le diverse offerte formative.

La prova d’ammissione sarà composta da 60 quesiti a risposta multipla, con domande suddivise tra biologia, chimica, fisica, matematica, logica e comprensione del testo. Il calendario è già fissato: l’8 settembre 2025 si terrà la prova in italiano, mentre il 10 settembre sarà la volta della versione in inglese.

Un altro elemento innovativo è rappresentato dalla possibilità per alcuni studenti di accedere direttamente ai corsi senza sostenere il test, se già inseriti nelle specifiche graduatorie per corsi affini (come previsto dal DM 454/2025).

Il decreto introduce inoltre graduatorie distinte per candidati UE e non UE residenti in Italia e per non UE residenti all’estero, e rafforza le tutele per studenti con disabilità o DSA, con misure compensative e criteri di preferenza in caso di parità di punteggio.

Infine, viene disciplinato anche il trasferimento e l’iscrizione ad anni successivi al primo, prevedendo una procedura dettagliata per il riconoscimento dei crediti e la copertura dei posti eventualmente vacanti, nel rispetto della programmazione ministeriale.

Di seguito, l’analisi del decreto articolo per articolo.

Articolo 1 (Disposizioni generali)
Per l’anno accademico 2025/2026, l’ammissione ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, in lingua italiana e inglese, avviene tramite una prova d’esame predisposta da ciascuna università. Sono esonerati dal sostenere la prova gli studenti già inseriti nella graduatoria per corsi affini, come previsto dal DM 454/2025.

Articolo 2 (Prova di ammissione ai corsi di laurea delle professioni sanitarie in lingua italiana e in lingua inglese)
La prova sarà identica per tutti i corsi sanitari dell’ateneo. È composta da 60 quesiti a risposta multipla su: comprensione del testo, logica, biologia, chimica, fisica e matematica. Ciascun ateneo deve permettere agli studenti di indicare l’ordine di preferenza tra i corsi.

Articolo 3 (Calendario delle prove di ammissione in lingua italiana e in lingua inglese)
Le date delle prove sono fissate per:
– 8 settembre 2025, ore 11:00, per i corsi in lingua italiana;
– 10 settembre 2025, ore 11:00, per i corsi in lingua inglese.
Entrambe le prove avranno una durata di 100 minuti.

Articolo 4 (Valutazione delle prove di ammissione e graduatorie)
La soglia minima per essere considerati idonei è un punteggio superiore a zero. Le risposte esatte valgono 1,5 punti, le errate -0,4. Ogni ateneo redige due graduatorie: una per i candidati UE e non UE residenti in Italia, una per i non UE residenti all’estero. Previsti criteri di precedenza in caso di parità di punteggio.

Articolo 5 (Candidati con invalidità, con disabilità e con diagnosi di DSA)
Gli atenei devono garantire l’accessibilità della prova a studenti con disabilità, invalidità e DSA, prevedendo misure compensative e tempi aggiuntivi (fino al 50% per invalidità, fino al 30% per DSA). Sono accettate certificazioni non aggiornate, purché giustificate dalle limitazioni dovute alla pandemia.

Articolo 6 (Posti disponibili)
I posti disponibili saranno ripartiti con successivo decreto. I posti non occupati dai candidati stranieri possono essere redistribuiti ad altri aventi diritto. È previsto un meccanismo di scorrimento e compensazione tra atenei, nonché la possibilità di accogliere candidati provenienti da altre sedi in caso di posti vacanti.

Articolo 7 (Iscrizioni ad anni successivi al primo)
L’iscrizione ad anni successivi al primo è possibile solo in presenza di posti vacanti, dopo il riconoscimento dei crediti formativi e delle propedeuticità. Le università devono pubblicare bandi pubblici e valutare i candidati secondo criteri di trasparenza. Non è ammesso l’inserimento fuori coorte o in sovrannumero.

Articolo 8 (Trasparenza delle fasi del procedimento)
I bandi devono essere emanati almeno 30 giorni prima della prova, garantendo trasparenza e rispetto delle norme sul procedimento amministrativo. Non sono previsti nuovi oneri per la finanza pubblica. Le eventuali correzioni al decreto saranno pubblicate sul sito del MUR.

Allegato A (Programmi relativi ai quesiti delle prove di ammissione ai corsi di laurea delle professioni sanitarie)
Contiene l’elenco dettagliato degli argomenti oggetto della prova: comprensione del testo, cultura generale, logica, biologia, chimica, fisica e matematica. I contenuti sono allineati con i programmi scolastici della scuola secondaria superiore.

07 Agosto 2025

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