Frittelli (Federsanità): “Aziende al fianco dei professionisti per condizioni lavorative adeguate”

Frittelli (Federsanità): “Aziende al fianco dei professionisti per condizioni lavorative adeguate”

Frittelli (Federsanità): “Aziende al fianco dei professionisti per condizioni lavorative adeguate”
"La partecipazione dei professionisti della sanità allo sciopero dello scorso 23 novembre è indicativa del diffuso livello di sofferenza che si registra nella sanità italiana, ed in particolare nel mondo ospedaliero, e nel contempo del grande senso di orgoglio e di appartenenza da parte dei medici al Servizio sanitario nazionale che, proprio nell'anno in cui si celebrano i 40 anni dalla sua istituzione, deve essere rilanciato e valorizzato", commenta Tiziana Frittelli, presidente di Federsanità Anci.

"Il management delle aziende sanitarie ed ospedaliere è al loro fianco per individuare e superare le criticità che non permettono più condizioni lavorative adeguate a mantenere lo standard qualitativo delle diagnosi, della ricerca e delle cure. Livello che da tempo ci posiziona ai primi posti di ogni classifica mondiale rispetto all'attesa media di vita e dell'invecchiamento in salute, nonostante siamo tra gli ultimi paesi in Europa rispetto alle risorse investite nel sistema di welfare", prosegue.

"Il punto focale è trovare soluzioni alla carenza di personale sanitario, medico ed infermieristico che costituisce ormai un problema cronico del Ssn, determinando ed alimentando il problema delle lunghe liste d attesa, il sovraffollamento dei pronto soccorso, l'assenza di strutture di post-acuzie/degenza intermedia, l'inefficienza dell'assistenza territoriale in alcune regioni del paese. Ciò determina la diffusa insoddisfazione del cittadino-paziente rispetto alle risposte ai suoi bisogni di salute, ma anche quella dei professionisti della sanità con le conseguenti strumentalizzazioni mediatiche, nonchè le sempre più numerose campagne denigratorie contro la direzione strategica delle aziende. Anche per questo occorre un pensare ad 'nuovo patto sociale' che venga pensato e programmato a tutti i livelli istituzionali: dai Ministeri competenti fino agli Enti territoriali (Regioni e Comuni) ma anche rappresentanze sindacali, associazioni e, soprattutto, cittadini-pazienti con l'obiettivo di elaborare un documento di analisi tecnico-operativo che possa essere posto all'attenzione dei decisori politici", conclude Frittelli.

26 Novembre 2018

© Riproduzione riservata