Gallo (Ass. Coscioni): “Abbiamo vinto”
“Ora – proseguono i due legali – sia i centri pubblici che quelli privati dovranno eseguire tecniche di fecondazione con donazione di ovociti e spermatozoi esterni alla coppia. Come prima del 2004, anno di emanazione della legge 40, sarà lecita l'ovodonazione; mentre qualsiasi uomo fertile potrà donare il proprio seme. È bene chiarire che non c'è alcun rischio di commercializzazione di gameti”.
“Con la sentenza di oggi si chiude una pagina nera del nostro Parlamento: le famiglie che hanno fino ad adesso subito le conseguenze della legge 40 e dei suoi assurdi divieti non potranno essere risarcite. Ma si apre una via per tutte quelle coppie che ora non saranno più discriminate e potranno ricevere tutte le cure e l'assistenza per costruirsi una famiglia, senza doversi affidare a costosi e rischiosi viaggi della speranza all'estero”.
Conclude Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni: “In questi 10 anni dal sabotaggio antireferendario, come radicali dell'Associazione Luca Coscioni, non ci siamo mai rassegnati. Grazie, in particolare, a Filomena Gallo e alle coppie che ci hanno fatto fiducia; ci siamo mobilitati in ogni sede per superare divieti violenti e insensati. Quella di oggi sulla fecondazione eterologa è una vittoria importante per l'affermazione delle libertà civili in Italia. Il prossimo obiettivo è quello dell'abolizione del divieto di ricerca sugli embrioni. Su questo ci auguriamo che domani il Parlamento non dia seguito alle richieste dei promotori della campagna 'Embrione Uno di noi’: siamo pronti a breve con una disobbedienza civile su questo punto”.
09 Aprile 2014
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