Gelli (Pd): “Fenomeno in crescita, si rispetti il piano anti corruzione e si alzi il livello di guardia”
"La corruzione in sanità è qualcosa di gravissimo, è un attacco diretto alla vita delle persone. Il modo migliore per combatterla è la trasparenza dei dati e la pubblicità dei processi decisionali. Vogliamo un grande cambiamento culturale. Purtroppo, ad oggi, il 18% delle Asl non ha ancora adottato né pubblicato il Piano di prevenzione della Corruzione. Inoltre, l’applicazione delle misure di rotazione si registra soltanto nel 45% delle Aziende sanitarie locali. E’ necessario che tutte le Asl e presidi sanitari adottino senza ulteriori deroghe il piano anti corruzione firmato nei mesi scorsi dal ministro Lorenzin e dal presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone. Serve aumentare il livello di guardia per invertire una tendenza preoccupante per un settore che riguarda tutti noi.
Inoltre voglio ricordare che il Governo ha in questi mesi varato delle norme per contrastare al meglio ogni fenomeno criminale. Mi riferisco alla riforma del Titolo V della Costituzione con l’eliminazione della legislazione concorrente e amplia le competenze statali. Questo nuovo criterio permette al governo di aiutare le Regioni in difficoltà, rispettando però l’autonomia di programmazione e organizzazione dei servizi di quelle amministrazioni che dimostrano di saper lavorare e gestire bene le proprie risorse. E ancora l’approvazione dei decreti delegati attuativi della Legge Madia di riforma della Pubblica Amministrazione, grazie ai quali potranno essere nominati ai vertici delle Asl, delle Ao e degli Enti del Ssn, solo soggetti che figurano all’interno di un Albo nazionale al quale si accede previa selezione pubblica. Infine – conclude Gelli – sempre in tema di Pubblica amministrazione, ricordiamo che ha preso il via da tempo il processo di centralizzazione degli acquisti grazie al quale viene superato il concetto di costo standard, arrivando ad avere livelli di spesa uniformi in tutta Italia.”
06 Aprile 2016
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