Lenza (Ordine TSRM e PSTRP Roma): “Fondi per tutte le professioni, non solo per pronto soccorso e medici”
“Il recente emendamento della giunta regionale del Lazio, che destina 9 milioni di euro esclusivamente ai medici di pronto soccorso, rischia di essere un provvedimento sbagliato e discriminatorio. Non si può continuare a relegare le altre professioni sanitarie a un ruolo di serie B, perché senza il contributo di ognuna di esse nessun reparto – pronto soccorso compreso – può funzionare davvero”. È quanto dichiara Andrea Lenza, presidente dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Roma e Provincia, che rappresenta ben 18 professioni sanitarie. L’emendamento della giunta regionale del Lazio, che destina 9 milioni di euro esclusivamente ai medici di pronto soccorso, è parte integrante della proposta di legge regionale n. 217 approvata oggi dal Consiglio con 30 voti favorevoli e 11 contrari.
“Il lavoro di squadra in sanità non è uno slogan – spiega Lenza –. Nei pronto soccorso e in tutti i reparti ospedalieri, i risultati si raggiungono solo grazie alla sinergia tra medici e tutti gli altri professionisti sanitari, in primis le 18 professioni che ho l’onore di rappresentare. È solo grazie al contributo di ognuna ed al supporto che ogni professionista della sanità offre ai medici che è possibile garantire diagnosi rapide, ma anche la riabilitazione, la prevenzione ed assicurare sicurezza ed efficacia delle cure prestate al paziente. Senza il supporto tecnico e riabilitativo, l’operato dei medici non avrebbe i medesimi esiti”.
Il presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP Roma e Provincia rivolge un appello diretto al presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, ed alla giunta regionale: “Serve un atto di coerenza e di responsabilità. Non basta sostenere solo il pronto soccorso: bisogna investire in tutto il sistema sanitario, rafforzando anche i servizi territoriali. Oggi, molti cittadini si rivolgono al pronto soccorso per problemi che potrebbero essere risolti da specialisti sul territorio, se solo ci fosse una rete più capillare e immediata. Senza un potenziamento complessivo, il sovraffollamento dei pronto soccorso continuerà a essere un’emergenza quotidiana, che non potrà essere di certo risolta con sporadici investimenti, privi di una chiara programmazione”.
“Chiediamo alla Regione – conclude Lenza – di rivedere l’emendamento e di riconoscere pari dignità e valore a tutte le professioni sanitarie, perché solo così possiamo garantire qualità, sicurezza e continuità assistenziale ai cittadini. Il sistema sanitario regge sul lavoro corale di medici e professionisti dell’area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione: nessuno deve essere escluso dal giusto riconoscimento”.
01 Agosto 2025
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