Lite in diretta tra i vertici Aifa durante la presentazione del Rapporto
È degenerata in uno scontro in diretta web, davanti ai giornalisti, la presentazione del Rapporto OsMed dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
Il clima inizialmente istituzionale è stato improvvisamente interrotto da una lite tra il direttore amministrativo di Aifa, Giovanni Pavesi, e il direttore tecnico-scientifico, Pierluigi Russo, con battute al vetriolo e toni accesi che hanno sorpreso i presenti e chi era collegato.
Tutto è iniziato quando Pavesi, fuori programma, ha preso la parola per quello che sarebbe dovuto essere solo “un saluto al volo” che è invece diventato, fin da subito, un attacco tanto alla narrazione di Aifa sul rapporto OsMed quanto al suo presidente Robert Nisticò. “Il presidente non gradisce i miei interventi che sono un po’ di distonia con quello che è stato presentato finora”, ha esordito Pavesi. Poi, con tono ironico, ha aggiunto: “Io sono meno ottimista, non penso che la spesa farmaceutica sia fuori controllo, ma dobbiamo affinare gli strumenti di controllo. L’entusiasmo che ho sentito oggi andrebbe ridimensionato. So che ti infastidisci, presidente, ma siamo in un Paese democratico: tu fai tutto bene, io dico che alcune cose andrebbero fatte meglio.”
Pavesi ha poi proseguito con alcune considerazioni critiche sulla gestione della spesa farmaceutica (dall’abolizione delle note alla rimbosabilità di farmaci nuovi ma non innovativi) e ha evidenziato come “la necessità di rivedere periodicamente prontuario farmaceutico sia una buona cosa ma io sono convinto che se parliamo con le Regioni non c’è la convinzione che tutto vada così bene. Mi sembra un po’ come quando mia moglie va a fare la spesa: dice sempre di aver fatto affari, ma poi a forza di risparmiare restiamo senza soldi.”
A quel punto è intervenuto Pierluigi Russo, visibilmente contrariato: “Ti consiglierei di passare sulle questioni che sono di tua competenza.” La replica di Pavesi è stata immediata: “Capisco che sei infastidito.” Russo ha ribattuto: “No, stai semplicemente rischiando di confondere e stai dando indicazioni che non sono appropriate.” “Sono anni che mi dai consigli”, ha risposto Pavesi, ricevendo un secco: “E non li segui.”
Lo scambio è proseguito in un crescendo di tensione. Pavesi ha rivendicato il diritto di esprimere un punto di vista diverso, ricordando che “non c’è un pensiero unico” e che “il ruolo del regolatore è difficile ma deve essere trasparente, al di sopra dei vari interessi”.
Russo, a quel punto, ha chiuso bruscamente la questione: “Sei semplicemente inopportuno, ma andiamo avanti. Sono perplesso, non sapevo di questo intervento.”
Nel pomeriggio è poi intervenuto sul diverbio il presidente di Aifa gettando acqua sul fuoco: “I dati del Rapporto Osmed non sono in discussione, né è in discussione la trasparenza che caratterizza la governance dell’Agenzia italiana del farmaco. Nella sua attività regolatoria, l’Aifa ha da tempo presente le difficoltà di tenuta della spesa farmaceutica. Come si è visto oggi, non c’è un pensiero unico, ma un confronto, a volte anche acceso, di idee e soluzioni per dare risposte a un problema che non è solo italiano, ma con cui fanno i conti anche tutti gli altri Paesi occidentali: garantire l’innovazione e le migliori opportunità di cura ai pazienti e, al contempo, la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Su questo è impegnata l’intera Agenzia”.
Pd: “Uno spettacolo imbarazzante. Passano i mesi e si moltiplicano i guai”
“Ancora una volta l’AIFA finisce nell’occhio del ciclone. Passano i mesi ed emergono nuovi guai, nuove fratture interne, nuove ombre sulla gestione della spesa farmaceutica. L’Agenzia del farmaco dovrebbe essere un fiore all’occhiello del Paese, il presidio tecnico che garantisce qualità, sicurezza e sostenibilità del sistema. Invece assistiamo all’ennesimo spettacolo imbarazzante: vertici che litigano pubblicamente, video istituzionali rimossi per imbarazzo, letture diametralmente opposte sugli stessi dati”. Lo dichiara la senatrice del Pd, Ylenia Zambito.
“L’AIFA non può diventare un ring ne’ un terreno di scontro politico o corporativo. La salute pubblica richiede un’autorità regolatoria forte, credibile, trasparente. Il governo chiarisca subito cosa sta accadendo, perché’ la crescita incontrollata della spesa farmaceutica, i fallimenti annunciati – come nel caso delle gliptine – e le tensioni ai vertici non sono episodi isolati: sono il segno di una governance che non funziona”, conclude
“Più volte siamo stati costretti da inizio legislatura a richiamare l’attenzione del governo e della maggioranza sulla situazione dell’AIFA, l’agenzia del farmaco, e a manifestare preoccupazione per il suo destino. Torno a farlo anche oggi alla luce dell’imbarazzante discussione che si è consumata in pubblico tra il direttore amministrativo Giovanni Pavesi e il direttore tecnico scientifico Russo sotto gli occhi del presidente Nisticò. Parole e immagini imbarazzanti e imbarazzate rispetto a cui il Paese ha diritto a un chiarimento trasparente visto che le divergenze hanno avuto per oggetto il consumo dei farmaci, la spesa farmaceutica con un particolare riferimento alla spesa molto aumentata (in alcune regioni anche del 45-50%) per il gliptine la cui acquisizione e vendita ha subito modifiche rispetto al passato apportate durante questa legislatura. Abbiamo diritto di sapere come stanno le cose, se ci sono stati errori e a chi siano imputabili se venissero accertati. Tra l’altro proprio in relazione al consumo di gliptine giace al Senato una interrogazione a prima firma della collega Zambito che attende risposta da tempo. Tutto possiamo fare ma non accettare che uno scontro opaco si vertici dell’agenzia del farmaco”. Così in una nota la senatrice Sandra Zampa, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali.
10 Novembre 2025
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