M5S: “A lavoro su anagrafe vaccinale per evitare casi come quello di Bari”
"Ma non solo – prosegue – l'anagrafe vaccinale servirà anche a dare risposte a chi oggi non è convinto di vaccinare i propri figli perché non ha mai ottenuto le risposte che chiedeva ed è rimasto nella confusione. Faremo luce dove ora ci sono delle ombre: ombre causate sicuramente dalle strumentalizzazioni politiche, che purtroppo leggiamo ancora oggi, ma anche dall'equiparazione, che è stata fatta dal decreto Lorenzin, tra patologie come il morbillo, che necessitano il vaccino, e il tetano che, per esempio, non richiede l'immunità di gregge. Per il momento, tra l'altro, lo ricordo a chi se ne fosse scordato, è ancora in vigore il decreto Lorenzin che, a quanto pare, non basta a risolvere i problemi: senza un'educazione culturale al vaccino ci ritroveremo sempre davanti a casi come questo".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la presidente della Commissione Affari Sociali della Camera Marialucia Lorefice: "Se ci fosse già stata l’Anagrafe vaccinale casi come quelli di Bari difficilmente si sarebbero verificati, e questo perché nonostante gli slogan della passata legislatura, di fatto è questo governo, e in primis il ministro della Salute Giulia Grillo, che sta lavorando per realizzarle ed avere quindi un quadro completo di tutte le coperture vaccinali regione per regione”.
“Abbiamo sempre ribadito che oltre ad una corretta campagna di informazione sul tema, la nostra priorità è quella di potenziare i servizi vaccinali e rendere più efficiente tutta la macchina amministrativa per avere un monitoraggio efficace e costante di ogni singola situazione, e questo si può ottenere solo grazie all’Anagrafe vaccinale. In questo modo si potranno individuare le persone non vaccinate e, in casi di coperture non idonee per malattie gravi come per esempio il morbillo o la pertosse, saranno attivati altri tipi di misure, ad iniziare dall'obbligo previsto anche per gli operatori sanitari. Purtroppo ci troviamo davanti ad una vera e propria situazione di confusione, dovuta al carattere 'emergenziale' del decreto Lorenzin, basti pensare all’equiparazione che è stata fatta tra patologie come il morbillo, che necessita di vaccino, e il tetano, che invece non richiede l’immunità di gregge".
Episodi come quello di Bari sono la prova che i provvedimenti imposti, ma non accompagnati da un’informazione completa rivolta ai cittadini per farli scegliere con consapevolezza, non portano a nulla, e infatti anche con il decreto Lorenzin in vigore, ci sono ancora bambini non vaccinati", conclude Lorefice.
12 Novembre 2018
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