Per le donne entrano in gioco anche gli ormoni

Per le donne entrano in gioco anche gli ormoni

Per le donne entrano in gioco anche gli ormoni
Preoccupazione, poco riposo e lavoro extra. Lo sanno bene le mamme e i papà di un neonato. Ma quando si parla di donne, a influire sul baby blues sono anche gli squilibri ormonali che caratterizzano il periodo immediatamente successivo al parto. Ne soffre circa il 75% delle neo-mamme. Una tristezza che si manifesta con crisi di pianto immotivate, disturbi del sonno e dell’alimentazione, stanchezza eccessiva, irritabilità e umore altalenante, ma che, nella più lieve e temporanea, si risolve circa in 10 giorni, senza lasciare conseguenze, come spiega l’Istituto Superiore di Sanità in un contributo sul tema. Quando, però, questa forma di “tristezza” prosegue per un periodo più lungo si parla di vera e propria depressione post partum. Colpisce tra il 10 e il 15% delle donne, inizia a manifestarsi nel secondo mese e raggiunge il suo picco tra il terzo e il sesto mese dopo il parto. I sintomi variano dalle difficoltà nel gestire i rapporti all'interno della famiglia fino a provare una forte insicurezza della propria capacità materna e a colpevolizzarsi per il fatto di non provare gioia nell'accudire il proprio figlio, ma si può arrivare anche alla comparsa di ansie, di fobie e compulsioni.
La donna dopo il parto può anche andare incontro alla psicosi puerperale, caratterizzata da sintomi quali allucinazioni e deliri ma, fortunatamente, molto più rara.
Ma da cosa è provocata la depressione post partum? Le modificazioni ormonali, in particolare la diminuzione del progesterone e l'aumento degli estrogeni e della prolattina, che si verificano già poco prima del parto, costituiscono i principali fattori di rischio biochimico della depressione post partum. A ciò vanno aggiunte fattori quali l'aver sofferto in precedenza di depressione, la mancanza di sostegno sociale, i conflitti con il partner, l'aver avuto un parto difficile, la condizione di adolescente. Ma anche la semplice spossatezza, il timore delle nuova responsabilità e il sentirsi impreparata possono favorire questa forma di depressione; può influire anche la sessualità: a differenza del partner la neomamma ha di solito bisogno di più tempo per riacquistare il desiderio.
 

19 Maggio 2010

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