Tutti i numeri di Pharmintech 2010

Tutti i numeri di Pharmintech 2010

Tutti i numeri di Pharmintech 2010
Dal Terzo Rapporto dell’Osservatorio Pharmintech emerge che l’indotto farmaceutico italiano, con valori economici strutturali superiori alla media dell’industria italiana, ha retto meglio di altri settori la difficile congiuntura internazionale. L’Osservatorio Pharmintech è il progetto di ricerca, varato da Ipack-Ima spa e sostenuto da Farmindustria, che da tre anni studia il comparto e ne fotografa le dinamiche.
 
I dati sono stati presentati stamane a Milano, alla quale alla presenza di Sergio Dompé, Presidente di Farmindustria e della fiera Pharmintech, Guido Corbella Amministratore Delegato di Ipack-Ima spa e Giampaolo Vitali, responsabile dell’Osservatorio.
 “L’insieme delle imprese catalogate come indotto Pharmintech – ha spiegato il responsabile dell’Osservatorio, professor Giampaolo Vitali, segretario del Gruppo Economisti d’Impresa – conta circa 61 mila occupati e 1.300 mln di euro di salari, 10.000 mln di fatturato, 3.400 mln di valore aggiunto e 700 mln di investimenti. E’ un settore che investe molto in ricerca, ha salari più alti della media dell’industria e addetti ad elevata qualificazione. Sono valori che l’intero insieme dell’indotto deve alle relazioni economiche con l’industria farmaceutica, della cui filiera produttiva rappresenta il segmento a monte”.
 
I dati emersi mostrano come nel secondo semestre del 2009, rispetto alla prima metà dell’anno, il fatturato è in aumento per il 26% del campione, è invariato per il 41% e in calo per il 33%. L’export è cresciuto per il 26% delle imprese, è rimasto stabile per il 40% e in calo per il 34%. L’occupazione ha tenuto per il 67% ed è aumentata per il 16%. All’interno del comparto, le performance migliori spettano al settore dei servizi, mentre le tecnologie hanno più sofferto della crisi economica che ha caratterizzato il 2009 seppure in misura inferiore a quanto verificatosi in altri settori della meccanica strumentale.
 
 L’industria farmaceutica nel nostro Paese determina 128 mila occupati, generalmente con alta qualificazione, un monte salari di 4.100 mln di euro, una produzione di oltre 32.000 mln e 10.000 mln di euro di valore aggiunto distribuito sul territorio nazionale.
 
 “I dati dell’Osservatorio Pharmintech – ha dichiarato Sergio Dompé, presidente Farmindustria e presidente Pharmintech – fotografano un contesto che cresce, innova e occupa risorse altamente qualificate. Dimostrando che senza un’industria farmaceutica che esporta il 54% della produzione, ha 230 progetti di nuovi farmaci in sviluppo e investe nel Paese 2,3 miliardi all’anno, difficilmente ci sarebbe un indotto così dinamico. E viceversa”.
Non ci sono però solo note positive, infatti, emergono anche segnali di preoccupazione. L’industria farmaceutica rischia di perdere competitività, con conseguenze potenzialmente negative per l’intero network. Per questo “è necessario avviare – ha spiegato Dompé – politiche adeguate per sostenere un settore che nel suo complesso può essere tra le leve strategiche per la ripresa dell’economia italiana e che merita di essere meglio conosciuto, valutato e valorizzato”.
 
 Fra le novità del terzo Rapporto dell’Osservatorio Pharmintech, si evidenzia l’analisi approfondita dell’engineering farmaceutico, comparto che ha assunto notevole importanza negli ultimi decenni, in quanto ha visto un ampliamento dei servizi richiesti dalle imprese farmaceutiche. In Italia, l’Osservatorio ha censito 35 imprese di engineering, che nel loro insieme occupano oltre 8.000 addetti e fatturano più di 4 miliardi di euro.
"La nostra fiera Pharmintech ha dato spazio e visibilità a questo segmento dell'indotto farmaceutico, che fino ad oggi non era mai stato fotografato nel suo insieme – ha spiegato Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima spa – Questo lavoro di valorizzazione di tutto il processo industriale che sta a monte della produzione del farmaco, condiviso da Farmindustria, mette in evidenza una massa critica estremamente importante per l'economia nazionale".
 

06 Maggio 2010

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