Zaffini (FdI): “La Manovra rilancia la sanità italiana con investimenti strategici e misure concrete per i cittadini e per il personale sanitario”

Zaffini (FdI): “La Manovra rilancia la sanità italiana con investimenti strategici e misure concrete per i cittadini e per il personale sanitario”

Zaffini (FdI): “La Manovra rilancia la sanità italiana con investimenti strategici e misure concrete per i cittadini e per il personale sanitario”

La legge di bilancio 2026 rappresenta un passo decisivo per il nostro Paese, con una manovra che coniuga rigore e crescita, stabilità e innovazione. Dopo anni di impegno e scelte responsabili, grazie a quello che è oggi il terzo governo più longevo di sempre, l’Italia è tornata a essere un Paese di prima fascia, capace di guardare al futuro con maggiore serenità e prospettiva. La sanità, cuore pulsante del sistema pubblico, a tutela del primo dei diritti universali, quello alla salute, è stata messa al centro di questo bilancio con un significativo aumento delle risorse e interventi mirati a sostenere il personale sanitario e migliorare la qualità dell’assistenza per tutti i cittadini.

E’ un impegno economico senza precedenti per la sanità. La manovra prevede un incremento del Fondo sanitario nazionale di ben 7,4 miliardi di euro nel 2026, cifra destinata a crescere ulteriormente negli anni a venire, fino ad arrivare ad uno stanziamento di legislatura di circa 30 miliardi. Grazie alle nuove disposizioni, sarà possibile valorizzare il personale impegnato nei servizi di pronto soccorso con incrementi mirati nella retribuzione, sperimentati fino al 2029. Inoltre, la manovra stanzia risorse importanti per l’aggiornamento delle tariffe delle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali, con un aumento strutturale dei rimborsi a partire dal 2027, che garantirà maggiore stabilità economica agli ospedali pubblici e convenzionati.”

Dal 2026 una parte del fabbisogno sanitario nazionale standard viene destinata all’attuazione del Piano nazionale di azioni per la salute mentale 2025-2030, per rafforzare e qualificare l’assistenza integrata lungo tutto l’arco della vita della persona: 80 milioni di euro nel 2026, 85 milioni nel 2027, 90 milioni nel 2028, 50 milioni all’anno dal 2029 in poi.

Prevenzione sanitaria, diagnosi precoce e vaccini sono una priorità. Per la prima volta, il Governo stanzia risorse aggiuntive e permanenti di oltre 485 milioni di euro all’anno per rafforzare la prevenzione sanitaria e la salute pubblica. Questi fondi saranno impiegati per estendere e migliorare gli screening oncologici, ampliare l’offerta vaccinale e promuovere campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, con l’obiettivo di prevenire malattie gravi e ridurre i costi a lungo termine per il sistema sanitario.”

Più assunzioni, più investimenti, più efficienza. La manovra autorizza l’assunzione di nuovo personale sanitario – oltre mille medici e oltre 5000 infermieri – a tempo indeterminato per far fronte alla carenza di organico e ridurre le liste d’attesa, con un impegno complessivo di oltre 450 milioni di euro annui. Le nuove assunzioni insieme all’aumento dei fondi per le prestazioni aggiuntive e all’aggiornamento delle tariffe di rimborso per le prestazioni ospedaliere e ambulatoriali, permetteranno di potenziare i servizi territoriali e ospedalieri, riducendo così i tempi di attesa per visite, esami e interventi. È un passo fondamentale per garantire a tutti i cittadini un accesso più rapido e efficace alle cure, migliorando la qualità della vita e la salute pubblica.”

Vengono inoltre incrementati i fondi per la contrattazione del personale, per le politiche sanitarie e per gli incarichi dirigenziali, a testimonianza dell’impegno concreto verso chi ogni giorno è in prima linea per la salute degli italiani.

Quello di quest’anno è un bilancio responsabile in un contesto internazionale complesso. Laddove ad esempio l’Italia paga ancora 82,9 miliardi di euro all’anno di interessi sul debito pubblico, il 4,3% del PIL – più del triplo rispetto alla Germania che ne paga 26,5 (appena lo 0,7% del PIL) e oltre il doppio rispetto alla Francia che paga 50,7 miliardi (l’1,9% del PIL) – mantenere la stabilità finanziaria è una priorità imprescindibile. La manovra 2026 coniuga questo rigore con una visione di crescita e investimenti mirati, che tutelano il futuro del Paese e dei suoi cittadini. E questo per proseguire lungo il solco già tracciato da questo governo: tre anni fa lo spread era a 236, oggi è a circa 80; il rapporto deficit/PIL era oltre l’8%, ora è sceso a valori intorno al 3%. L’inflazione ad Ottobre 2022 era al 12,6%, oggi è all’1,6% vale a dire ben al di sotto della media europea. 

Provando ad entrare nello specifico dei dati numerici, come detto, la legge di bilancio 2026 dedica alla salute un impegno significativo, con un aumento di 7,4 miliardi di euro nel 2026 e ulteriori 2,4 miliardi nel 2027 e 2,65 miliardi nel 2028, risorse che saranno fondamentali per potenziare il Fondo sanitario nazionale e rispondere alle esigenze crescenti.

L’articolo 70 ad esempio prevede una valorizzazione economica del personale dei servizi di pronto soccorso, consentendo alle Regioni di incrementare fino all’1% la componente variabile dei fondi retributivi, riconoscendo così l’impegno e la complessità del lavoro svolto da medici, infermieri e operatori sociosanitari. Tale sperimentazione è prevista fino al 2029.

L’articolo 66 aggiorna le tariffe di rimborso per prestazioni ospedaliere e ambulatoriali, confermando per il 2026 un miliardo di euro e prevedendo un aumento a 1,35 miliardi dal 2027, suddivisi in 1 miliardo per ricoveri acuti e 350 milioni per le cure post-acuzie, oltre a 100 milioni nel 2026 per visite specialistiche e assistenza protesica, che cresceranno a 183 milioni dal 2027.

Sul fronte della prevenzione, con l’articolo 63 il Governo stanzia risorse permanenti per oltre 485 milioni all’anno dal 2026, con 238 milioni destinati a screening oncologici estesi (mammografico, colon-retto e tumore al polmone), vaccini e campagne di sensibilizzazione. Per il 2026 sono inoltre previsti 247 milioni di euro straordinari per dare avvio immediato a questi programmi.

Un ruolo centrale viene affidato alle Regioni, che gestiranno queste risorse secondo criteri definiti in Conferenza Stato-Regioni, garantendo l’equilibrio economico-finanziario e il rispetto dei livelli essenziali di assistenza (LEA). La manovra autorizza inoltre l’assunzione di personale sanitario a tempo indeterminato fino a un tetto di 450 milioni di euro annui in deroga ai vincoli ordinari. Tuttavia, è stato stabilito che l’aumento della spesa sanitaria regionale non potrà superare il 3% dell’incremento del fondo sanitario regionale rispetto all’anno precedente, con obbligo di comunicazione al tavolo di verifica degli adempimenti regionali.

L’articolo 68 aumenta infine i fondi strutturali destinati a politiche sanitarie (+85 milioni, da 327 a 412 milioni annui), contrattazione del personale sanitario (+195 milioni, da 285 a 480 milioni), incarichi dirigenziali (+8 milioni, da 5,5 a 13,5 milioni) e interventi territoriali e ospedalieri (+58 milioni, da 150 a 208 milioni). Per il 2026 sono inoltre stanziati 143,5 milioni per il finanziamento delle prestazioni aggiuntive del personale, con incentivi fiscali per le ore extra lavorate.

In conclusione, questa manovra è il frutto di un lavoro collegiale che mette al centro la salute dei cittadini, valorizza il personale sanitario e rafforza la capacità di risposta del nostro sistema sanitario, in un contesto di rigore e responsabilità economica. Ringrazio il Governo per lo sforzo di sintesi portato fin qui e auguro ora buon lavoro ai colleghi parlamentari e tutte le istituzioni coinvolte. La sfida ora è garantire che queste risorse siano impiegate con efficacia e trasparenza, per un Servizio sanitario nazionale sempre più forte, equo e capace di rispondere alle esigenze di cura di tutti gli italiani.

Francesco Zaffini
Presidente Commissione Sanità del Senato

22 Ottobre 2025

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