Il ministro della Salute Orazio "Schillaci annuncia l'accordo imminente per portare in Italia infermieri indiani e coprire così la falla strutturale di 65-80mila unità di professionisti, quando ne servirebbero almeno 100mila per avvicinarsi agli standard minimi degli altri Paesi europei. Quattro domande sorgono legittime" secondo il sindacato infermieri Nursing Up. E la prima è "chi garantisce ai cittadini, da parte dei colleghi indiani, con tutto il rispetto, la qualità delle attività sanitarie frutto del medesimo percorso di studi o almeno vicino a quello dei nostri professionisti", oltre a "dover fare i conti con il deficit linguistico" di operatori che "difficilmente parlano in italiano?", chiede in una nota il presidente della sigla Antonio De Palma.
"Quale reale considerazione politica, sulla professione e sulla professionalità infermieristica esiste in Italia?", domanda ancora il sindacalista che lancia una provocazione: "Ha provato, per caso, il ministro Schillaci, a proporre, per coprire la carenza di alcuni specialisti medici, la medesima soluzione ideata per gli infermieri, con professionisti indiani ad esempio? Ha immaginato - quarta domanda - quale sarebbe la reazione delle istanze rappresentative del mondo medico?".